"Come sfuggire a Valérie?". L'ansia di Hollande all'Eliseo

La relazione con Julie è cominciata nel 2011. Appena eletto si è preoccupato di come continuarla di nascosto

"Come sfuggire a Valérie?". L'ansia di Hollande all'Eliseo

Prima domanda: «Come posso uscire da qui senza essere visto?». Seconda: «Posso continuare a usare il mio scooter?». Era il maggio 2012, François Hollande appena eletto presidente di Francia. Eppure pare che la principale preoccupazione del nuovo capo di Stato già allora fosse come fuggire dal palazzo dell'Eliseo, eludendo sguardi indiscreti, e come poter usare il suo motorino, lo stesso sul quale è stato immortalato dal settimanale Closer mentre si recava agli incontri amorosi con l'amante Julie Gayet. Lo rivela Cécil Amar, giornalista politica del Journal du Dimanche che per dieci anni ha seguito l'ascesa di Hollande ed è oggi autrice di Jusqu'ici tout va mal (Finora tutto male), in uscita in Francia questa settimana, un ritratto insolito del presidente, pieno di curiosità e dettagli raccolti e scritti ben prima dello scandalo, alcuni dei quali sembrano confermare quello che il tabloid Closer ha raccontato ieri nella sua seconda copertina sullo scandalo presidenziale: la storia con l'attrice e simpatizzante socialista Julie va avanti da oltre due anni, da fine 2011, ben prima che Hollande mettesse piede all'Eliseo e durante il suo quinto anno di relazione con Valérie Trierweiler.

Altro che budino. Il presidente è tutt'altro che un «molle». «Anaffettivo» disse di lui la stessa Valérie durante la campagna per le presidenziali. «Inafferrabile» lo definisce pure suo figlio Thomas. Un seduttore sfuggente, nonostante il suo aspetto. Quando Ségolène subì la vendetta di Valérie Trierweiler con il tweet che le bruciò la possibilità di entrare in Assemblea nazionale e diventarne presidente, l'ex pare reagì così alla gelosia della première dame: «Farebbe meglio a preoccuparsi di chi sarà la prossima». La conferma che il «tombeur» de femmes (mai definizione fu più appropriata dopo la «caduta» di nervi di Valérie) è un seduttore seriale. «Il suo fisico fa sì che lo si sottostimi - raccontava ieri al Parisien un “vecchio compagno di strada” -. Ma è un grosso errore. È come Raymond Barre (premier gaullista dal '76 all'81, ndr), uno spirito quadrato in un corpo rotondo. All'interno è una lama d'acciaio affilata».

Gelido, dunque. Qualsiasi sia il racconto a cui si dà credito. Talmente freddo da aver valutato venerdì, a pubblicazione avvenuta e mentre affrontava l'emergenza con i suoi collaboratori - scrive Le Parisien - da voler annunciare la separazione da Valérie con un comunicato nel corso del fine settimana e di essere poi stato costretto a desistere a causa del malore della compagna. Talmente impegnato a «gestire l'affaire come un problema politico, non come uno sentimentale» - svela un collaboratore al Nouvel Observateur - da aver proposto a Valérie mentre lei era in ospedale di firmare un comunicato congiunto nel quale i due potessero ufficializzare la loro separazione, per arrivare alla conferenza stampa di martedì libero da ogni problema sentimentale. Un animale «a sangue freddo, determinato, che sa quel che vuole». E che sembra deciso a terminare la sua relazione ufficiale, nonostante ieri sia andato a far visita, a sei giorni dal ricovero, alla compagna Trierweiler. I familiari pare siano preoccupati perché il figlio minore di Valérie, che alle spalle ha due matrimoni, non sia potuto andare a trovarla per la prima volta dal ricovero.

Come se le cose stessero peggiorando, con lei «ancora molto provata» probabilmente anche a causa delle nuove rivelazioni sull'inizio della storia con Julie e addirittura sul fatto che l'amante-attrice abbia presentato a Hollande i genitori, lo scorso 3 agosto, a Berrac, nel sud della Francia, dove la famiglia di lei ha un castello.

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