"Neghiamo categoricamente ogni responsabilità delle forze del governo nel massacro". Il portavoce del ministero degli Esteri della Siria, Jihad Makdissi smentisce che ci siano le truppe di Assad dietro l'attacco di Houla in cui ieri sono morte oltre 90 persone, tra cui 32 bambini.
L'esponente dell'esecutivo siriano ha aggiunto che il paese è soggetto a uno "tsunami di bugie" che accusano il governo e che è opinione di Damasco che a compiere l'attacco sarebbero stati uomini armati delle forze antigovernative.
Infine, Makdissi ha annunciato che è stata costituita una commissione d'inchiesta per indagare sul massacro di Houla e i risultati dovrebbero essere pronti entro tre giorni.
Ieri l'Onu aveva dichiarato che gli artefici di quello che è stato definito una "tragedia brutale" fossero i soldati di Assad. L'inviato speciale delle Nazioni unite, Kofi Annan si recherà in Siria domani.
Il piano di pace proposto da Annan prevede un cessate il fuoco, entrato il vigore il 12 aprile scorso, e violato quotidianamente. Due giorni fa un centinaio di persone, tra cui 32 bambini, sono morte in un bombardamento a Houla, nel centro del paese. Il regime di Damasco ha respinto oggi ogni responsabilità, ma i gruppi di opposizione hanno minacciato che passeranno all’offensiva se continueranno le violenze.
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, proporrà una soluzione alla yemenita, cioè con una transizione morbida, per risolvere la crisi in Siria, premendo per la partenza del presidente Bashar al-Assad, ma lasciando parte del governo al potere. A scriverlo è il New York Times online, secondo cui la proposta verrà illustrata dallo stesso Obama al presidente russo Vladimir Putin quando si incontreranno il mese prossimo. Il piano Obama prevede una soluzione politica negoziata che possa soddisfare l’opposizione, lasciando però al potere parte del governo di Assad.
Nel frattempo, la Casa Bianca s’è detta "inorridita" dall’uccisione di tanti civili e ha condannato la strage di Hula definendola "il vile testamento di un regime illegittimo".
La Russia intanto ha minacciato di porre il veto su una dichiarazione con cui il Consiglio di sicurezza avrebbe dovuto condannare il massacro siriano di Hula, dove sono state uccise 109 persone, delle quali un terzo erano bambini.
A proporre il testo, hanno riferito fonti diplomatiche, erano state Londra e Parigi, ma Mosca ha affermato di voler attendere l’arrivo della relazione del capo della missione del Palazzo di vetro nel paese mediorientale, guidata dal generale Robert Mood.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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