Adesso Iulia Timoshenko vuole passare al nucleare. "Cosa fare con questi otto milioni di Russi che sono rimasti in territorio ucraino? Bisogna tirargli una bomba atomica". La dichiarazione, violentissima, è solo uno dei passaggi più duri di una lunga chiacchierata con il deputato del partito delle Regioni Nestor Shufrich. Telefonata che, dopo essere stata intercettata, è stata pubblicata in rete sollevando non poche polemiche nei confronti dell'ex premier che, però, si è difesa accusando i servizi speciali russi, il Fsb, di "aver manipolato la conversazione".
Nell'intercettazione incriminata la Timoshenko, che con la caduta di Viktor Yanukovich è stata liberata dopo una lunga detenzione, si dice "pronta a prendere in mano un mitra e sparare in fronte a questo mascalzone". Il "mascalzone" è il presidente russo Vladimir Putin. "La situazione sta andando oltre ogni limite - continua l'ex premier ucraina - bisogna prendere le armi in mano e andare a far fuori questi dannati kazap (vecchio termine ucraino molto spregiativo per definire i russi, ndr) insieme con il loro capo". E ancora: "Userò tutte le mie relazioni, farò sollevare tutto il mondo perchè di questa Russia non resti neppure un campo bruciato". Sul suo account Twitter, la Timoshenko ha confermato che "la conversazione ha avuto luogo", ma ha precisato che il passaggio sugli 8 milioni di russi in Ucraina da bombardare con l'atomica è "un montaggio".
Ecco la trascrizione del discorso tra Nestor Shufrich, segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell'ucraina, e l'ex primo ministro dell'Ucraina Iulia Timoshenko:
18 Marzo 2014
h 23.17 (ora ucraina)
Shufrich Sono scioccato. Non mi aspettavo che in Crimea succedesse questo. Ho parlato con gente di cui non faccio nome ma che conosciamo tutti e due... loro praticamente piangono... cosa fare?
Timoshenko Anche io... prenderei io stessa l'Avtomat (un fucile d'assalto,ndr) e sparerei in fronte a questo stronzo...
S. Io ieri ho detto che se scoppia la guerra sono ufficiale della riserva ed anche mio figlio. Prendiamo le armi e andiamo a difendere il Paese.
T. Ascolta, hanno oltrepassato ogni limite...bisogna ammazzarli tutti, insieme alla loro guida.
S. Te lo dico io...
T. Mi dispiace che ora non posso esser lì e non posso fare niente, perchè se fossi stata lì la Crimea non gliel'avrei data.
S. Anche io la penso così. Se fossi qua sarebbe tutto diverso. Non hanno avuto possibilità questa volta.
T. Bisogna sparare! Chiamo tutte le conoscenze che ho nel mondo appena posso... così della Russia non resterà neanche un campo.
S. Aspetta che ti dico io... stamattina parlavo con gli altri partiti e con Vìtia (diminutivo di Victor, ndr) e lui ha detto: "Cosa fare con questi otto milioni di Russi che sono rimasti in territorio ucraino?"
T. Bisogna tirargli una bomba atomica.
S. Si certo che io con te non posso discutere perché ci sono delle operazioni che la legge non permette.
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