Washington, Clooney arrestato per tre ore: protestava per il Sudan

L'attore fermato mentre partecipava a un sit-in di protesta contro i crimini di guerra e il blocco degli aiuti umanitari da parte del regime di Omar al-Bashir. Rilasciato dopo poche ore. GUARDA LE FOTO - IL VIDEO

Washington, Clooney  arrestato per tre ore: protestava per il Sudan

Arresto cercato e voluto per attirare i riflettori della stampa internazionale sulla protesta. Ed è proprio per questo motivo che l'attore americano George Clooney è stato arrestato a Washington durante una manifestazione davanti all'ambasciata sudanese (guarda il video). Tanto che l'attore di Hollywood è stato rilasciato dopo tre ore e ha subito dichiarato: "Bisogna agire subito in quella regione, altrimenti si rischia il disastro".

I manifestanti accusano il presidente del Sudan, Omar al-Bashir, di aver provocato una crisi umanitaria e di aver bloccato l'ingresso di cibo e medicinali nel paese.

Clooney, venerdì scorso, aveva detto di sperare di attirare l'attenzione verso i problemi del Sudan, aggiungendo che se gli Stati Uniti non fossero intervenuti nel giro di tre quattro mesi, si sarebbe andati incontro a "un reale disastro umanitario". 

L’attore, sorridente, è stato ammanettato dagli agenti, che avevano appena arrestato altri due uomini. Tutto come previsto, comunque: per portare alla luce il blocco degli aiuti umanitari in Sudan, Clooney e altri attivisti avevano organizzato un atto di disobbedienza civile, con l’occupazione del suolo di proprietà dell’ambasciata. 

Mercoledì l’attore aveva parlato di fronte al Congresso di una "campagna di morte" in corso nel paese africano. Clooney ha ottenuto che Barack Obama faccia pressioni sul presidente cinese Hu Jintao, sostenitore del sudanese Omar el Bashir.

I due leader si vedranno il 26 e il 27 marzo a Seul in Corea del Sud. Clooney, è tornato da poco dall Sud Kordofan, una delle regioni contese tra Sudan e Sud Sudan, dove sono in corso da mesi violenti combattimenti tra le truppe di Khartoum e le forze di Juba.

Il gesto di disobbedienza civile è costato il fermo anche al padre dell’attore, il 78enne Nick Clooney, e ad altri attivisti, tutti ammanettati e portati via a bordo di un cellulare.

"Essere arrestati è sempre umiliante, non importa cosa tu abbia fatto, ma sono contento di essere qui insieme con mio padre", ha detto l’attore secondo quanto riporta il twitter di Ann Curry della Nbc. George Clooney ha aggiunto: "Cerco di suscitare l’attenzione, il Congresso deve sapere, il presidente deve sapere".

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