"Abbiamo sbagliato a votare". La figuraccia dei Verdi italiani sul ReArm

Tre deputati italiani europei del gruppo "Verdi/Alleanza Libera Europea" hanno dovuto chiedere la rettifica del proprio voto dopo aver sbagliato durante l'assemblea

"Abbiamo sbagliato a votare". La figuraccia dei Verdi italiani sul ReArm
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I Verdi italiani hanno sbagliato a dare il proprio voto sul Rearm europeo. L'hanno ammesso, senza troppi giri di parole, in un'intervista concessa dalla parlamentare di Europa Verde Cristina Guarda a Pagella Politica. Dovrebbe essere semplice votare al parlamento europeo, si preme un bottone per dire "sì" o per dire "no". Per uno stipendio loro mensile di 10mila euro, che arriva a 15mila con le indennità di spesa e supera i 17mila con la diaria, non si chiede poi tanto. Ma gli europarlamentari riescono anche a sbagliare una banale votazione.

Guarda ha ammesso che, oltre a lei, a sbagliare il voto sono stati Benedetta Scuderi (con lei in Europa Verde) e Ignazio Marino (Avs). Il Parlamento il 12 marzo ha votato la risoluzione sul futuro della difesa europea e in questo contesto l'assemblea si è detta "favorevole" al riarmo. I tre, più Leoluca Orlando (Avs), hanno votato contro la risoluzione mentre la maggioranza del gruppo "Verdi/Alleanza Libera Europea" ha votato a favore. Ma l'errore vero si è verificato nel voto al paragrafo 68, quello in cui il consesso ha espresso il suo parere favorevole al ReArm Europe: ebbene, Guarda, Scuderi e Marino hanno votato a favore, contraddicendo la linea di Europa Verde che era quella di votare contro.

"Siamo andati a ricontrollare la votazione e abbiamo sbagliato tutti e tre a votare. Mi sono anche consultata con gli altri, e andremo a modificare le nostre dichiarazioni di voto. A me era proprio sfuggita", ha riferito Guarda a Pagella Politica, parlando di "un momento probabilmente di défaillance, anche perché noi ci siamo sempre dichiarati contrari al ReArm Europe, tant’è vero che abbiamo votato contro a tutta la risoluzione". Il voto al parlamento europeo può essere modificato anche in un secondo momento, come ha già chiesto di fare Scuderi. Ma è senz'altro peculiare che tre politici, che dovrebbero avere una formazione d'esperienza ampia alle spalle per sedere sui banchi del parlamento europeo, possano cadere in errori simili.

Anche Lucia Annunziata del Partito democratico, in Europa nel gruppo dei Socialisti, ha dovuto chiedere la modifica al suo voto, in quanto è passata dal voto favorevole all'astensione per rispettare la linea imposta dal leader Elly Schlein, non senza un filo di polemica: "Mi sono astenuta per una questione di

lealtà politica nei confronti della segretaria, visto che sono stata eletta con il Pd. Non è stato un grande gesto, ma è stato un passo in avanti, visto che all'inizio si pensava addirittura di votare contro".

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