Per il momento la Francia non estraderà in Ungheria l'italo-albanese Rexhino Abazaj, soprannominato Gino, accusato da Budapest di essere complice di Ilaria Salis e altre persone nelle violenze delle contro-manifestazioni antifasciste del febbraio 2023 nella capitale ungherese contro i raduni neonazisti della Giornata dell’Onore.
Come reso noto dagli Eugenio Losco e Mauro Straini, presenti oggi all'udienza in cui davanti ai magistrati francesi si è discussa la situazione, le autorità magiare dovranno riferire entro due settimane alla Corte d'Appello di Parigi sulle condizioni detentive a cui verrebbe sottoposto l’amico dell’europarlamentare di alleanza Verdi-Sinistra – su cui pende una richiesta di estradizione – se dovesse finire in un carcere magiaro.
Gli avvocati italiani del trentaduenne hanno evidenziato all’Agi che "le autorità ungheresi devono specificare le condizioni di detenzione di ‘Gino’ se verrà consegnato all'Ungheria, le misure concrete adottate per garantire la sua sicurezza a causa delle sue opinioni politiche e specificare le garanzie effettive per proteggere la sua persona e garantire il suo diritto a un giusto processo, in particolare sull'indipendenza e l'imparzialità dei tribunali ungheresi".
Non è da escludere che il termine imposto all’Ungheria per rispondere alle richieste di chiarimento venga dilatato e prorogato, come del resto già avvenuto in Italia nel 2024 per la vicenda di Gabriele Marchesi, anche lui arrestato a novembre 2023 su richiesta di Budapest come coindagato e poi non estradato. Protetta dallo scudo dell’immunità parlamentare, alla notizia dell'arresto a novembre la Salis si era subito schierata al fianco dell’amico antagonista, chiedendo a Parigi di impedire l’estradizione.
“Ancora una volta il tiranno Orban prova a calpestare i valori dell’antifascismo e dello stato di diritto” aveva affermato subito dopo l’arresto: “Gino è arrivato in Italia quando aveva tre anni eppure, per colpa del razzismo sistemico del nostro paese, gli è stata negata la cittadinanza, con il pretesto di alcune segnalazioni di polizia per il suo generoso impegno come attivista nei movimenti”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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