Chi pensava che Ilaria Salis, una volta eletta nel parlamento europeo, avrebbe assunto un atteggiamento più istituzionale, viene smentito giorno dopo giorno. L'ex insegnante che Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli hanno fatto diventate eurodeputata al solo scopo di sottrarla al processo in corso in Ungheria dimostra che il suo scopo è solo quello di inseguire interessi personali, per lo più ideologici. Ogni volta che ne ha occasione parla del suo periodo in carcere a Budapest, dove è sotto processo con l'accusa di aver partecipato a un'aggressione di gruppo. E lo fa con lo scopo di provare a evitare che il parlamento europea le tolga l'immunità acquisita con l'elezione, come richiesto dall'Ungheria, che vorrebbe proseguire col processo per arrivare a conclusione. Quando, invece, non parla del suo caso, cerca di portare nel dibattito pubblico il "movimento per la casa", tentando di legittimare l'illegalità delle occupazioni.
Salis, per altro, non si fa nemmeno problemi a ironizzare su questo aspetto, come dimostra uno degli ultimi post social che ha pubblicato sui suoi profili, dove sembra quasi sfidare le istituzioni, senza rendersi conto che lei stessa ne è parte. L'europarlamentare, per altro ignorando i più semplici principi della pubblicità, ha pubblicato un post in cui si è fatta fotografare davanti all'insegna di un famoso aggregatore di annunci per agenzie immobiliari. "Letterina a Babbo Natale: mai più gente senza casa, mai più case senza gente", ha scritto ad accompagnare la pubblicazione. Con le dita a indicare il segno di vittoria, in post-produzione Salis ha aggiunto un cappellino da Babbo Natale. Ma non si è fermata qui. Ha aggiunto anche un audio in cui viene scimmiottato il claim di quell'aggregatore: "Cerchi un immobile? Elementare... Ilaria Salis punto it".
Secondo la maldestra ironia della Salis la sua attività del passato sarebbe stata simile a quella svolta da "un'agenzia immobiliare". Il riferimento è, ovviamente, alle occupazioni che lei stessa ha condotto e per le quali ha un contenzioso aperto con l'Aler, la società che a Milano gestisce gli appartamenti di edilizia popolare.
Come se ancora fosse nei centri sociali e non in un'istituzione pubblica nella quale dovrebbe rappresentare tutti gli italiani, Salis prosegue con l'irriverenza tipica che ne ha contraddistinto l'attività quando era esplicitamente dalla parte degli antagonisti. Oggi, stanno cercando di sistemarne l'immagine ma l'indole di Salis emerge costantemente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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