Salis: "Aler? È senza scrupoli". Azienda pronta a querelare

La neo deputata europea rivendica di aver "dato battaglia sul tema della casa". Gli affitti dovuti ammontano a 90mila euro

Salis: "Aler? È senza scrupoli". Azienda pronta a querelare
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Per la neo eurodeputata di Verdi e Sinistra Ilaria Salis (foto) occupare case popolari non è reato e un'azienda che prova a recuperare gli affitti non pagati e gli alloggi sottratti a chi, in stato di bisogno, aspetta il proprio turno il lista d'attesa senza sfondare gli ingressi è «senza scrupoli».

Epiteto affibbiato ad Aler Milano, l'azienda che gestisce il patrimonio di edilizia residenziale per conto della Regione Lombardia, che ieri ha già dato mandato agli avvocati «di valutare se il tenore delle suggestioni personali» della Salis «possano ledere o diffamare» la propria immagine e reputazione». Tanto per allungare la lista delle denunce su suolo italiano (29, più quattro condanne) a carico della nuova bandiera del duo Bonelli e Fratoianni. «Sì, lo confesso - esordisce Salis su Facebook -. Sono stata una militante del movimento di lotta per la casa che negli anni ha dato battaglia sul tema del diritto all'abitare, a Milano e in tutta Italia», lo rivendica con «grande orgoglio» e continuerà a sostenerlo». Il Giornale ha raccontato che Salis venne identificata nel 2008 in un alloggio popolare occupato in via Borsi, zona Navigli. Da allora Aler ha iniziato a contabilizzare gli affitti dovuti, fino al 2022, dovrebbe saldare intorno ai 90mila euro. Non si tratta di «gettare fango», come sostiene, ma di raccontare i fatti. Come «ampiamente sbandierato sui media di destra» conferma su Fb che Aler «reclama 90mila euro come "indennità" per la presunta occupazione di una casa, basandosi solo sul fatto che nel 2008 sono stata trovata al suo interno. La pratica di chiedere esose "indennità di occupazione" agli inquilini, basata su presupposti a dir poco incerti, è una strategia usata sistematicamente per spaventare gli occupanti e tentare di fare cassa». Come no. Aler precisa che la quantificazione e richiesta di un'indennità «non è un'opzione ma un atto dovuto di buona amministrazione, così come il contrasto all'abusivismo. Chi occupa toglie un diritto a chi è in graduatoria e l'attende rispettando le regole». Il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa ironizza: «Complimenti agli elettori. La prima esternazione da onorevole è la rivendicazione orgogliosa di una serie di reati riguardanti la casa». Per l'eurodeputato FdI Carlo Fidanza sono «parole inaccettabili che legittimano l'illegalità diffusa».

Anche Raffaella Paita di Italia Viva critica: «Rispettare la legge non è un optional». I leader di Avs Bonelli e Fratoianni la difendono, «mi ritrovo nelle battaglie per questo diritto, anche nelle occupazioni» afferma il secondo.

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