
Esiste un mondo dietro i progetti Erasmus ed Erasmus + finanziati dall'Unione europea, che ogni anno elargisce milioni di euro a enti, organizzazioni e agenzie per la realizzazione di progetti di interesse comunitario. In tal contesto, lo scorso settembre, il giornalista francese Pierre Chamatin ha denunciato un finanziamento da 250mila euro all'Università Islamica di Scienze e Tecnologia di Gaziantep, nota con l'acronimo "GIBTU" sulle colonne del Journal du Dimanche per un progetto Erasmus +. Una volta estromessa, però, lo stesso giornalista ha intercettato un nuovo progetto europeo in partnership con questo ateneo, tutt'ora esistente, tramite ottenuto tramite escamotage, per combattere "islamofobia e xenofobia".
Tra le istituzioni europee e l'università turca esisteva una vera e propria partnership. È stata una rivelazione esplosiva, che ha portato numerosi europarlamentari, soprattutto francesi, a chiedere conto alla Commissione europea, così come si sono mossi anche esponenti del governo francese. La mobilitazione al parlamento europeo è stata massiccia, le pressioni da parte degli eurodeputati sono state concrete e in risposta all'eurodeputato olandese Dirk Gotink, esponente del Partito popolare europeo, la Commissione europea ha dichiarato di aver incaricato l'agenzia turca che si occupa dell'Erasmus + di sospendere la collaborazione con la "GIBTU". Giustizia sembrava essere stata fatta per togliere ogni finanziamento a un ente che, tramite il suo rettore nominato da Recep Tayyip Erdoğan nel 2019, il teologo Nihat Hatipoğl, considerava l'omosessualità come una malattia. Non andò meglio con la nomina del 2023, sempre del presidente turco, il quale chiamò Şehmus Demir a guidare l'Università Islamica di Scienze e Tecnologia di Gaziantep. Con lui, l'ateneo si è orientato su posizioni marcatamente filo-Hamas e anti-israeliane. Tra mostre e manifestazioni, Chamatin sottolinea nel suo articolo che all'interno della "GIBTU" è stato perfino glorificato Ismail Haniyeh, ex leader di Hamas eliminato da Israele il 31 luglio dello scorso anno, innalzandolo al rango di martire.
A fronte di tutto questo, l'Università Islamica di Scienze e Tecnologia di Gaziantep sembrava essere stata definitivamente estromessa dai finanziamenti Erasmus + ma il 10 febbraio 2025 la stessa "GIBTU" ha annunciato di aver ottenuto un nuovo finanziamento dalla Commissione europea. In qualità di "capofila", quindi ente responsabile del progetto nato per "combattere l'islamofobia e la xenofobia" e "offrire ai giovani nuove prospettive sulla tolleranza, l'empatia e la comprensione interculturale". Il progetto è nel vivo, studenti di 10 hanno già effettuato uno scambio recandosi a Gaziantep pochi giorni fa per acquisire "l'empatia e la tolleranza verso culture e religioni diverse, favorendo una società più inclusiva". A far loro da anfitrione, spiega Chamatin, c'era Yannis Mahil, personaggio che per diverso tempo è stato rappresentante di una ONG vicina ai Fratelli Musulmani che ha lavorato alla campagna (finanziata dall'UE) "La gioia è nell'hijab". Un portavoce della Commissione europea, interpellato sul perché ci sia stato un altro finanziamento all'Università Islamica di Scienze e Tecnologia di Gaziantep, ha sostenuto che a beneficiarne non è stata la "GIBTU" ma "un'entità giuridica distinta: un gruppo di giovani che utilizza lo stesso acronimo GIBTU".
Una versione tuttavia particolarmente debole e non credibile perché, come sottolinea il giornalista francese che ha condotto l'inchiesta, "nei tre articoli pubblicati sul sito web dell'università e condivisi sui suoi social media, non è mai stata fatta menzione di alcun 'gruppo di giovani' legato alla GIBTU. Al contrario, l'Università Islamica ha costantemente rivendicato la piena responsabilità del progetto".
Tutto questo è stato eliminato dalle pagine principali dell'ateneo ma il giornalista ha raccolto tutta la documentazione prima che ciò accadesse e interrogato membri della Commissione per chiedere loro lumi su questo nuovo finanziamento, i quali hanno rassicurato che avrebbero "esaminato tutti i fatti, compresi eventuali legami tra queste due entità, per garantire la piena conformità ai principi dell'UE e adottare tutte le misure necessarie in conformità con le norme applicabili".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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