Melenchon spacca la sinistra Ue: nasce il gruppo pro-Kiev

Jean-Luc Melenchon, mentre in Francia Macron lavora alla formazione del nuovo governo, si sgancia dal gruppo pacifista e filo-russo The Left

 Melenchon spacca la sinistra Ue: nasce il gruppo pro-Kiev
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Si chiama “Alleanza della sinistra europea per i popoli e il pianeta” la nuova associazione nata, come rivela l'Huffpost, il 26 agosto 2024 con la presentazione della documentazione necessaria all’Autorità europea per i partiti politici.

Si tratta dell'ennesima scissione a sinistra voluta dalla France Insoumise, il partito di Jean-Luc Melenchon, vincitore delle ultime elezioni parlamentari francesi e compiuta insieme ad altri partiti minori che abbandoneranno il gruppo di Left: il Partito della sinistra svedese, il Blocco della sinistra portoghese, i finlandesi della Alleanza della Sinistra, l’Alleanza rosso-verde della Danimarca, gli spagnoli di Podemos. A queste formazioni potrebbero aggiungersi anche i tedeschi della Linke, raggiungendo così il numero di delegazioni necessarie per formare un gruppo al Parlamento europeo. A firmare la domanda di costituzione della nuova associazione sono state tre donne: la svedese Malin Anna Björk, la portoghese Catarina Martins e la francese Sophie Rauszer per rimarcare l'impronta “femminista” del nascente gruppo.

Il motivo di questa svolta? La necessità di smarcarsi da una linea troppo pacifista e filo-russa. “L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e il genocidio di Gaza, con l'occupazione illegale dei territori palestinesi da parte di Israele, richiedono che l'Ue agisca coerentemente in conformità con il diritto internazionale e per una pace fondata sulla giustizia. Bisogna porre fine a ogni occupazione e ritirare le truppe d’invasione", si legge in un passaggio della piattaforma programmatica della nuova associazione. L'indicazione è chiara: "Il sostegno ai popoli occupati deve essere rafforzato e devono essere introdotte forti sanzioni mirate contro le potenze invasori”.

Left, in ogni caso, non sparirebbe dal momento che conta al suo interno una ventina di partiti europei tra cui anche il M5S che vi ha aderito proprio perché lo considerava un gruppo meno militarista dei Verdi e dei Socialisti. Gli eurodeputatin pentastellati, restando con The Left insieme agli esponenti di Avs, rischiano di essere continuamente accusati di filo-putinismo.

La mossa di Melenchon, invece, nasce nei giorni in cui il presidente Macron sta lavorando per dare alla Francia un nuovo governo che escluda la France Insoumise, formazione considerata troppo ‘estremista’. Da qui la necessità di Melenchon di schierare il suo partito in una posizione più vicina al governo di Kiev, proprio mentre Zelensky chiede l’autorizzazione di colpire la Russia con armi occidentali.

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