Un solido pilastro europeo al fianco del pilastro americano: Giorgia Meloni ha le idee chiare. Il primo ministro ha ricevuto a Palazzo Chigi il segretario generale della Nato Mark Rutte e si è soffermato sull'Alleanza nel suo complesso."È una visione che condividiamo con il nuovo segretaria generale", ha evidenziato la Meloni: "Condividiamo il fatto che è essenziale per tutti noi lavorare a un'industria europea della difesa che sia innovativa, che sia competitiva, che sfrutti la complementarietà tra la Nato e l'Unione Europea. Siamo d'accordo che è fondamentale da questo punto di vista garantire la collaborazione internazionale sia in Europa sia con i nostri alleati nordamericani".
L'industria della difesa italiana è un'eccellenza internazionale riconosciuta da tutti e Roma è pronta a fare la sua parte, ha proseguito il premier, ponendo l'accento sulla qualità e sulla quantità dell'azione italiana all'interno della Nato: "Siamo il primo contributore in termini assoluti alle operazioni e alle missioni dell'Alleanza Atlantica, e quindi anche ovviamente al bilancio della Nato”. La Meloni ha dunque ricordato la presenza tricolore lungo il fianco orientale dell'Alleanza, Lettonia, Lituania, Bulgaria, Ungheria, ma anche con i dispositivi navali nel Mediterraneo, con le missioni in Iraq e in Kosovo, dove "abbiamo nuovamente assunto il comando della missione Kfor da pochi giorni, a testimonianza dello storico impegno in una regione come i Balcani che per l’Italia è e rimane cruciale”.
La Meloni e Rutte hanno affrontato il dossier Ucraina e ribadito il sostegno alla legittima difesa di Kiev. L'obiettivo rimane sempre lo stesso, ossia costruire le migliori condizioni possibili per una pace giusta, per aiutare l'Ucraina a guardare avanti: "L'Italia da questo punto di vista ha sempre fatto la propria parte, siamo arrivati al nuovo pacchetto di aiuti militari concentrandoci come sempre in particolare sui sistemi di difesa antiaerea che significa soprattutto difendere la popolazione civile, questo al netto del sostegno che l'Italia continua a dare a 360 gradi dal punto di vista umanitario fino alla ricostruzione”.
Il primo ministro ha ricordato la Ukraine Recovery Conference in programma a Roma nel 2025, un evento sul quale il governo è già al lavoro, così come il sistema Italia: "Ovviamente stiamo continuando a lavorare anche per garantire l'attuazione dell'accordo sull'utilizzo degli interessi generati dagli asset russi immobilizzati, che è stato uno dei grandi obiettivi e risultati della presidenza italiana del G7 e del vertice dei leader del G7”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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