"Mi sto confrontando con Piantedosi". Il ministro tedesco guarda con interesse al patto Italia-Albania

L'Italia fa scuola in Europa per la gestione dei migranti e anche la Germania socialista si interessa al piano Italia-Albania per la gestione esterna dei migranti

"Mi sto confrontando con Piantedosi". Il ministro tedesco guarda con interesse al patto Italia-Albania
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Mentre le opposizioni nel nostro Paese cercano in tutti i modi di delegittimare l'azione del governo in materia di migranti, l'Europa guarda con grande interesse al patto tra Italia e Albania per delocalizzare le operazioni di frontiera. Anche i socialisti di Spd, partito del cancelliere Olaf Sholz, sembrano intenzionati a perseguire la stessa strada intrapresa dall'Italia. Il ministro dell'Interno tedesco, Nancy Faeser, ha detto di seguire "con interesse" l'evoluzione del progetto italo-albnese, a differenza di quello inglese.

"È un modello interessante su cui mi sto confrontando con il mio collega italiano", ha proseguito il ministro tedesco, svelando che tra i due Paesi c'è un costante dialogo e collaborazione sulla questione, anche in ragione di un adeguamento del progetto affinché possa essere funzionale anche su scala europea. Intanto, sono già 14, oltre all'Italia, i Paesi che hanno chiesto alla Commissione europea di impegnarsi per creare un progetto che sia simile a quello italiano per contrastare l'immigrazione irregolare in Europa. L'interlocuzione tra Faeser e Piantedosi non è l'unica, sono diversi i ministri che stanno seguendo da vicino il lavoro fatto dall'Italia.

Meloni, intervistata su Rai3, ha confermato che il progetto sta andando avanti, che i lavori proseguono, e che "sarà operativo tra non molto, vogliamo fare le cose per bene perché è un progetto strategico, se funziona può davvero cambiare di molto la politica della gestione europea della migrazione". Tutto questo mentre l'opposizione cerca di creare attriti tra il governo italiano e quello albanese, facendo trapelare indiscrezioni inesistenti su Edi Rama. "Se dovessi tornare cento volte sui miei passi cento volte farei l’accordo sui migranti con l’Italia e con nessun altro Paese. Non ho cambiato idea", sono state le parole del presidente albanese, che ha sempre dimostrato forte stima nei confronti del governo Meloni e del suo leader.

"Dopo l'apprezzamento mostrato da Olaf Scholz per il modello di gestione dei flussi migratori intrapreso dal governo Meloni con il trattato Italia Albania, anche la ministro dell'interno tedesca Nancy Faeser ha affermato che si tratta di un modello molto interessante a cui guardare", sono le parole di Sara Kelany, responsabile del Dipartimento Immigrazione e deputato di Fratelli d'Italia. ""Il modello Meloni è apprezzato trasversalmente in Europa, anche dai governi socialisti, perchè pragmatico e vincente. Per anni la sinistra italiana ha destrutturato le politiche migratorie, in nome dell'accoglienza senza limiti. Queste politiche sconsiderate, sulle quali le sinistre insistono, hanno fatto male all'Italia e l'hanno isolata dall'Europa, che ci guardava con diffidenza perchè non proteggevamo i confini. Oggi, non solo siamo un esempio per gli altri Stati membri, ma i dati in costante calo ci confermano che la strada intrapresa è quella giusta", conclude.

Nell’intervista rilasciata al settimanale tedesco Stern, Faeser ha sottolineato che è molto importante continuare a concentrarsi su una migliore protezione delle frontiere esterne e su procedure più rapide, come previsto dalla riforma della legge sull’asilo dell’Ue. Il governo tedesco sta attualmente esaminando se e in quali circostanze le procedure di asilo nei Paesi terzi sarebbero legalmente possibili.

Ma la domanda centrale resta: "Quale Stato sarebbe effettivamente disposto ad accogliere un numero maggiore di rifugiati? Quale Paese garantirebbe la sicurezza di queste persone e, se respinti, li rimpatrierebbe? E tutto questo nel rispetto dei diritti umani", è il ragionamento del ministro tedesco, in considerazione del fatto che l'Albania non può sottoscrivere, per ragioni di sostenibilità, più di un accordo.

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