Migranti, rapporto Frontex: in 11 mesi gli ingressi in Italia ridotti del 60%. In Europa il calo è del 40%

Diminuiscono i flussi lungo tutte le rotte in ingresso nell'Unione europea, aumentano solo quelle per la Spagna: il governo socialista ha promesso la cittadinanza a centinaia di migliaia di irregolari

Sbarco a Lampedusa
Sbarco a Lampedusa
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Fine anno tempo di bilanci e anche Frontex ha stilato l'ultimo rapporto di quest'anno, che prende in considerazione gli arrivi di stranieri irregolari nel 2024. Undici mesi che hanno visto gli sbarchi calare sensibilmente rispetto all'anno precedente, anche grazie alle politiche messe in atto dal governo italiano, che ha stretto accordi con i governi dei Paesi di partenza, che hanno collaborato nel fermare i trafficanti di esseri umani. In tutta l'Unione europea, gli arrivi irregolari da gennaio a novembre sono calati del 40% a 220.700 da gennaio a novembre 2024.

Lungo la rotta del Mediterraneo centrale si è assistito a un calo del 60% degli arrivi, principalmente per via delle "misure preventive" che sono state messe in atto dalle autorità di Libia e Tunisia. Questi due Paesi, infatti, sono i principali porti di partenza dei convogli carichi di irregolari che tentano di attraversare il Mediterraneo in direzione dell'Italia, dove quest'anno, a oggi, sono sbarcati poco più di 64mila migranti. Qui operano anche le navi delle organizzazioni non governative, che effettuano i recuperi a ridosso delle acque territoriali libiche e tunisine, raccogliendo i migranti a bordo dei barchini poco dopo la partenza. Le partenze da Libia e Tunisia, quest'anno, hanno inciso per il 92% sugli sbarchi in Italia. Il restate 8% è da ricercare nei barchini che partono da Marocco e Algeria, in direzione della Sardegna, e dalla Turchia.

Il più forte ribasso di migranti lungo le strade per l'Europa si registra sulla rotta balcanica, dove si è registrato un decremento dell'80% del totale. Il merito, in questo caso, è da ricercare soprattutto nelle decisioni dei Paesi europei di sospendere Schengen e, quindi, di bloccare la libera circolazione di merci e persone, aumentando i controlli sulle frontiere. L'Italia l'ha fatto sul confine con la Slovenia, la Germania ha blindato tutto il suo bordo e lo stesso hanno fatto Polonia e Austria. Di contro, mentre l'Europa orientale e centrale lavorano per contrastare efficacemente gli sbarchi e i transiti di irregolari, sul versante occidentale, la Spagna sembra incentivare i migranti. La rotta dell'Africa Occidentale, che porta alle isole Canarie, ha raggiunto massimi "record", superando il totale degli arrivi del 2023, a 41.

800, e segna un aumento anche il Mediterraneo orientale, con 64mila sbarchi, il 18% in più dello scorso anno. Ingressi che vengono incentivati dalla politica socialista spagnola, che ha annunciato un "condono" sulla cittadinanza e non prevede strumenti di deterrenza.

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