Nessun incarico politico-istituzionale per "Patrioti per l'Europa": né come vicepresidenze del Parlamento europeo né come presidenze di commissioni. Manfred Weber conferma per Orban e tutti gli altri partiti che hanno deciso di aderire al nuovo gruppo nato ufficialmente ieri in Ue - compresa la Lega di Matteo Salvini - c'è l'intenzione di applicare la conventio ad excludendum che aveva già tenuto Identità e Democrazia a digiuno di cariche nell'Europarlamento nella scorsa legislatura.
"È chiarissimo che chiunque venga eletto dai popoli europei deve avere l'occasione di lavorare qui nel Parlamento Europeo come membro eletto e noi dobbiamo garantire queste condizioni di lavoro", dichiara il presidente e capogruppo del Partito Popolare Europeo a margine dell'incontro del suo gruppo con Ursula von der Leyen a Bruxelles. Tuttavia c'è da tenere seriamente conto di chi rappresenta le istituzioni: "Coloro che vanno contro il progetto e le istituzioni europee, come Viktor Orban, che ha detto pubblicamente di volere smantellare il Parlamento Europeo, non possono rappresentare il Parlamento Europeo come istituzione", è il punto fermo espresso da Weber. Per questo motivo "quando si tratta di ottenere una carica, bisogna rispettare l'istituzione ed essere a favore della stessa", conclude.
Il cosiddetto "cordone sanitario" si applicherà quindi ai Patrioti, ma non ai Conservatori presieduti da Giorgia Meloni. A quanto si apprende da fonti parlamentari infatti, come era capitato nei cinque anni precedenti, l'Ecr dovrebbe prendere una presidenza di commissione, candidando una personalità che possa ottenere i voti da tutti per essere eletti presidenti di commissione. In base al metodo d'Hondt - una sorta di "manuale Cencelli" europeo nato nell'Ottocento per assegnare i posti di responsabilità nel Parlamento belga, i Conservatori dovrebbero avere la Libe, ovvero la Commissione per le Libertà civili, la Giustizia e gli Affari interni. Tuttavia, per motivi di opportunità politica, quest'ultima dovrebbe andare al Ppe. In cambio l'Ecr dovrebbe ottenere la presidenza dell'Agricoltura e Sviluppo rurale, che potrebbe andare ad un ceco dell'Ods.
Al momento ci sono 20 commissioni parlamentari, che possono essere composte da 25 a 88 parlamentari europei, riflettendo la composizione dell'assemblea. La composizione numerica e le nomine dei membri delle varie commissioni e sottocommissioni dovrebbe essere annunciata durante la settimana della prima sessione plenaria del Parlamento a Strasburgo (16-19 luglio). Al Ppe andrebbe inoltre la presidenza delle commissioni Industria, Affari esteri, Affari costituzionali, Pesca e Controllo di bilancio, nonché della sottocommissione sulla Salute pubblica. Ai Socialisti e Democratici andrebbe la commissione Ambiente, Salute pubblica e Sicurezza alimentare, quella degli Affari economici e monetari, Sviluppo regionale, Diritti delle donne e uguaglianza di genere. I Liberali di Renew Europe puntano a Sviluppo, Affari legali e la sottocommissione Sicurezza e difesa.
I Verdi andrebbe il Mercato interno e della protezione dei consumatori e la sottocommissione per i diritti umani. Il gruppo di Sinistra vorrebbe le commissioni per le questioni fiscali e per l'occupazione e gli affari sociali. A Ecr previsti anche i Bilanci e le Petizioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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