Il governo Meloni incassa una nuova vittoria dall'Europa. Dopo il recente via libera della nuova Commissione europea a Raffaele Fitto nel ruolo di vicepresidente esecutivo con il portafoglio di politica di Coesione, Sviluppo regionale e città, oggi la Commissione Ue ha promosso il Piano strutturale di bilancio a medio termine (Psb) dell'Italia.
In una nota si legge che il nostro paese "soddisfa i requisiti del nuovo Patto di stabilità" e proseguendo nella lettura si scopre che l'Italia: "definisce un percorso fiscale credibile" per garantire che il debito pubblico sia posto su un percorso discendente credibile. Le misure nel piano poi, per l'esecutivo comunitario "soddisfano i requisiti per giustificare un'estensione" a sette anni. "Questi piani contribuiranno alla sostenibilità di bilancio e promuoveranno una crescita sostenibile e inclusiva", ha commentato il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, notando che dei 20 piani approvati, cinque di essi (tra cui quello italiano) sono di sette anni, anziché di quattro. «I piani riflettono le priorità comuni dell’Unione europea, ovvero rafforzare la resilienza economica e sociale, avanzare con la transizione verde e digitale e rafforzare la capacità di sicurezza dell’Europa".
Inoltre, sempre nella giornata di oggi, l'Italia festeggia un ulteriore passo avanti nella procedura del PNRR. In pratica, la Commissione europea ha formalmente adottato la valutazione positiva sul conseguimento dei trentanove obiettivi connessi al pagamento della sesta rata del PNRR italiano, pari a 8,7 miliardi di euro. Con il pagamento della rata, previsto entro la fine del 2024 al termine del consueto iter procedurale, l’Italia – il primo Stato membro dell’Unione europea a ricevere la valutazione positiva sulla sesta rata – si conferma anche la Nazione che ha ricevuto l'importo maggiore di finanziamento, che raggiungerà 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva del PNRR, pari a 194,4 miliardi di euro.
"L’approvazione del pagamento della sesta rata del PNRR - dichiara il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – certifica il primato europeo dell’Italia, a conferma del positivo lavoro del Governo, in costruttiva collaborazione con la Commissione europea, le amministrazioni titolari degli interventi e gli enti territoriali. Questo risultato, unitamente alla presentazione della richiesta di pagamento della settima rata, prevista nelle prossime settimane, dimostra che l’attuazione del Piano procede nei tempi previsti e nel rispetto di tutti gli obiettivi concordati a livello europeo, unici parametri di valutazione oggettivi dello stato di avanzamento del PNRR”.
“Si tratta – prosegue il Presidente del Consiglio dei Ministri – di importanti riforme e investimenti, prioritari per la riduzione dei divari territoriali, per la transizione ecologica e digitale, per l’autonomia energetica e per la crescita economica e sociale dell’Italia, obiettivi strategici per la cui realizzazione il Governo sta lavorando alacremente sin dal giorno del suo insediamento e continuerà a farlo, con lo stesso spirito e la stessa determinazione, nell’interesse dei cittadini, del tessuto produttivo, della Nazione tutta. Ringrazio il Ministro, Raffaele Fitto – conclude il Presidente Meloni – per il grande lavoro svolto in questi anni nell’attuazione del PNRR, che ha consentito all’Italia di essere la prima Nazione in Europa per numero di obiettivi raggiunti, per risorse complessive ricevute e per richieste di pagamento formalizzate”.
A sottolineare il successo del parere della Commissione sui conti dell'Italia arrivano anche le parole del commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni che ha riconosciuto la difficoltà di rispettare il piano. "Nel nuovo Patto di Stabilità ci sono delle regole rigide, ma onestamente non sono io quello che le ha volute. Non sto puntando il dito verso nessuno ma qualcuno le ha volute. Quindi ci sono delle regole rigide in diversi casi, ma spetterà alla prossima Commissione farle rispettare", Gentiloni nella conferenza stampa sul pacchetto autunnale del Semestre europeo.
Le regole del patto di stabilità
Il nuovo Patto di stabilità e crescita, approvato dal Parlamento europeo, prevede per i Paesi con un debito superiore al 90% del Pil che debbano ridurlo di un punto percentuale ogni anno; i Paesi con un debito compreso tra il 60% e il 90% dovranno ridurlo dello 0,5%. Gli Stati che non dovessero rispettare i vincoli di bilancio potrebbero essere destinatari di procedure di sorveglianza e sanzioni emesse dalla Commissione: l’esecutivo UE potrebbe quindi avviare una procedura di infrazione verso il paese che non rispettasse le tempistiche previste dalla riforma.
In questo senso l'Olanda è l'osservato speciale. Dei 22 piani presentati, 20 hanno ricevuto l’approvazione dell’esecutivo comunitario. Solo quello olandese dovrà essere rivisto, mentre quello ungherese è ancora oggetto di analisi. Bruxelles propone così al Consiglio Ue di raccomandargli un percorso di spesa coerente. Cartellino rosso ai Paesi Bassi anche sul Documento programmatico di bilancio, "non in linea" alle raccomandazioni di spesa. Giudicati "non pienamente in linea" i Dpb di Germania, Estonia, Finlandia e Irlanda per la spesa, e di Lussemburgo, Malta e Portogallo per la mancata riduzione dei sussidi energetici. La Lituania "rischia di non essere in linea" sulla spesa.
Giudizio positivo sulla Finanziaria 2025
Nel contempo, Bruxelles ha anche analizzato i bilanci nazionali relativi al 2025, sempre sulla base delle nuove regole del Patto di Stabilità, che guardano con attenzione all’andamento della spesa statale netta. La Finanziaria deve essere coerente con i piani nazionali di risanamento dei conti pubblici. Secondo Bruxelles, il bilancio per il 2025 dell’Italia è in linea con le raccomandazioni di bilancio, insieme a quelli di Grecia, Cipro, Lettonia, Slovenia, Slovacchia, Croazia e Francia.
I bilanci di Estonia, Germania, Finlandia e Irlanda non sono invece considerati pienamente in linea in quanto la spesa netta annuale (Finlandia, Irlanda) e/o cumulata (Estonia, Germania, Irlanda) è prevista al di sopra dei rispettivi massimali. I bilanci del Lussemburgo, di Malta e del Portogallo sono valutati non pienamente in linea con la raccomandazione perché questi paesi non eliminano gradualmente le misure di sostegno energetico, come raccomandato dal Consiglio.
PNRR, valutazione positiva della Commissione europea per il pagamento della sesta rata pari a 8,7 miliardi di euro
Il Presidente Meloni: Grande soddisfazione per il lavoro svolto, l’Italia si conferma al primo posto in Europa
Tra i trentanove obiettivi connessi all’approvazione del pagamento della sesta rata, distinti in ventitré milestone e sedici target, figurano investimenti strategici e importanti riforme, fra cui le misure volte alla riduzione dei ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione, l’entrata in vigore della legge quadro dedicata alle persone con disabilità, i provvedimenti normativi in favore degli anziani non autosufficienti, le azioni per prevenire e contrastare lavoro sommerso, sfruttamento dei lavoratori e altre forme di lavoro irregolare, nonché la definizione di uno standard nazionale per la professione di guida turistica.
Rispetto alle misure attuate con la sesta rata, assume una particolare rilevanza il target relativo alla giustizia amministrativa, dove sono stati conseguiti livelli di smaltimento degli arretrati notevolmente superiori agli obiettivi fissati dal Piano, sia per quanto riguarda il Consiglio di Stato che per i Tribunali Amministrativi Regionali. Nello specifico, per il Consiglio di Stato è stato pressoché azzerato il totale dell’arretrato, pari al 99% dei 24.010 ricorsi pendenti al 31 dicembre 2019, a fronte di un target fissato al 35%. Per i TAR di Milano, Venezia, Roma, Napoli, Salerno, Palermo e Catania, invece, la riduzione dell’arretrato è stata superiore al 95% delle 109.029 cause pendenti al 31 dicembre 2019, rispetto al 25% previsto dal Piano.
Allo stesso tempo, unitamente alle misure adottate per il potenziamento dell’Ufficio per il Processo e per l’efficientamento della giustizia amministrativa, sono stati conseguiti importanti obiettivi connessi al rafforzamento della dotazione organica dei tribunali penali, civili e amministrativi, obiettivi strategici per il proseguimento dell’azione di modernizzazione e di efficientamento delle istituzioni.
Tra gli obiettivi raggiunti con la sesta rata figurano investimenti volti alla realizzazione di nuove infrastrutture per il trasporto del gas (Linea Adriatica), al potenziamento dei collegamenti ferroviari del Mezzogiorno e del centro Italia, ai crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e all’attivazione della misura per la transizione ecologica 5.0, al rinnovo della flotta per il Comando nazionale dei Vigili del Fuoco, alla digitalizzazione dei parchi nazionali, alla cantierizzazione delle opere per nuovi impianti sportivi nelle scuole, alla tutela e alla valorizzazione delle foreste urbane e periurbane, alla transizione ecologica con l’implementazione degli impianti per la produzione di energia elettrica nei settori agricolo e agroindustriale (agrisolare), alla bonifica delle discariche abusive con l’annullamento delle procedure di infrazione, all’istituzione del polo del turismo digitale (Digital Tourism Hub) e alla formazione delle competenze tecniche, digitali e manageriali dei professionisti del sistema sanitario nazionale.
Di particolare importanza, nell’ambito dell’azione del Governo finalizzata al presidio di legalità e trasparenza sull’attuazione del Piano, il conseguimento del target collegato alla digitalizzazione della Guardia di Finanza, finalizzato alla riorganizzazione e all’ammodernamento delle banche dati.
“Si tratta – prosegue il Presidente del Consiglio dei Ministri – di importanti riforme e investimenti, prioritari per la riduzione dei divari territoriali, per la transizione ecologica e digitale, per l’autonomia energetica e per la crescita economica e sociale dell’Italia, obiettivi strategici per la cui realizzazione il Governo sta lavorando alacremente sin dal giorno del suo insediamento e continuerà a farlo, con lo stesso spirito e la stessa determinazione, nell’interesse dei cittadini, del tessuto produttivo, della Nazione tutta.
Ringrazio il Ministro, Raffaele Fitto – conclude il Presidente Meloni – per il grande lavoro svolto in questi anni nell’attuazione del PNRR, che ha consentito all’Italia di essere la prima Nazione in Europa per numero di obiettivi raggiunti, per risorse complessive ricevute e per richieste di pagamento formalizzate”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.