Le elezioni in Slovacchia hanno decretato la vittoria del partito populista Smer-Sd. Con il 100% dei seggi scrutinati, il risultato può dirsi acquisito con il 23% delle preferenze che è andato al candidato Robert Fico. Un risultato che sovverte le previsioni degli exit-poll, secondo le quali a vincere sarebbe dovuto essere il partito progressista che, invece, si è fermato al 18%. Poco dietro Hlas-Sd con il 15%. Nella conferenza stampa pomeridiana, il vincitore delle elezioni ha annunciato: "Useremo anche la forza per proteggere il nostro Paese dai migranti". Fico ha premesso che adotterà "subito misure per la ripresa dei controlli alla frontiera con l'Ungheria". A lui sono arrivati i complimenti proprio di Viktor Orban: "Indovina chi è tornato! Congratulazioni a Robert Fico per la sua indiscutibile vittoria alle elezioni parlamentari slovacche. È sempre bello lavorare insieme a un patriota. Non vedo l'ora!"
L'ex primo ministro slovacco ha condotto una campagna elettorale molto aggressiva e marcatamente schierata su posizioni filo-russe e anti-europeiste. Nei mesi scorsi ha garantito che in caso di vittoria, così com'è stato, la Slovacchia non invierà "un solo proiettile" all'Ucraina. Durante l'incontro con la stampa ha poi ribadito quanto già annunciato un campagna elettorale, ossia che il suo Paese ha "problemi più importanti" degli aiuti all'Ucraina. Tuttavia, ha aggiunto, "crediamo che l'Ucraina sia una immensa tragedia per tutti. Se lo Smer sarà incaricato di formare un gabinetto, faremo del nostro meglio per organizzare dei colloqui di pace il prima possibile".
In qualche tempo l'orientamento di Fico è cambiato radicalmente, perché se solo una manciata di anni fa ha salutato l'adozione dell'euro da parte della Slovacchia come una "decisione storica significativa", durante la campagna elettorale ha preso di mira l'Ue, la Nato e Kiev nel tentativo di corteggiare gli elettori di estrema sinistra e di estrema destra. Evidentemente, visti i risultati, è riuscito nel suo intento e ora potrebbero cambiare gli equilibri nel cuore dell'Europa. "La guerra in Ucraina ha avuto origine nel 2014, quando i fascisti ucraini hanno cominciato a uccidere vittime civili di nazionalità russa", ha dichiarato Fico in un recente video, sottolineando che in caso di vittoria avrebbe cercato di intessere rapporti anche con la Federazione russa.
A tal fine, sempre in campagna elettorale, ha garantito l'immunità a Vladimir Putin nel caso dovesse recarsi in Slovacchia, nonostante esista un mandato di cattura internazionale. Fico ha iniziato la sua carriera politica nel Partito comunista poco prima che la Rivoluzione di Velluto del 1989 dissolvesse l'ex Cecoslovacchia. È stato rappresentante della Slovacchia presso la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo dal 1994 al 2000. Il presidente della Repubblica slovacco, Zuzana Caputova, ha dichiarato stamattina che affiderà la formazione del prossimo governo al leader del partito vincitore, indipendentemente dalle sue "preferenze personali".
Fico ha già ricoperto la carica di capo del governo in Slovacchia due volte, dal 2006 al 2010 e dal 2012 al 2018. Cinque anni fa Fico dovette dimettersi tre settimane dopo l'uccisione del giornalista investigativo Jan Kuciak e della sua fidanzata Martina Kusnirova.
L'assassinio scatenò importanti manifestazioni antigovernative per le rivelazioni scomode di Kuciak, contenute negli ultimi articoli postumi, in merito a legami tra personalità dello Smer-SD, vicine a Fico, e la 'ndrangheta. L'elezione di Fico rischia di allontanare Bratislava dall'Unione europea e dai suoi valori, con implicazioni politiche significative e cambiamento radicale degli equilibri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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