"Effetto immediato”. Eva Kaili sospesa dal ruolo di vicepresidente del Parlamento Ue

Nessuna destituzione, per il momento, per Eva Kaili dal parlamento europeo: Roberta Metsola procede con la sospensione di ogni potere

"Effetto immediato”. Eva Kaili sospesa dal ruolo di vicepresidente del Parlamento Ue

Prime conseguenze politiche per Eva Kaili, coinvolta nel cosiddetto Qatargate legato a presunte operazioni di corruzione per ammorbidire la posizione dell'Europa nei confronti del Qatar, Paese ospitante del mondiale di calcio in corso. Eva Kaili, vicepresidente del parlamento europeo, si trova in questo momento agli arresti e Roberta Metsola, presidente del parlamento di Bruxelles, alla luce delle indagini giudiziarie in corso da parte delle autorità belghe, "ha deciso di sospendere con effetto immediato tutti i poteri, compiti e compiti delegati a Eva Kaili nella sua qualità di vicepresidente del parlamento europeo".

Una decisione che era attesa in giornata, soprattutto in conseguenza dell'arresto della donna. Nel suo caso, infatti, l'immunità parlamentare della quale gode in funziona della sua posizione è stata sospesa in conseguenza della flagranza di reato. A casa di Eva Kaili, infatti, sono state trovate alcune sacche continenti ingenti quantità di denaro contante. Ma questo potrebbe non essere l'unica conseguenza politica per il vicepresidente sospeso del parlamento europeo, la cui sorte verrà decisa domani, insieme a quella delle altre persone coinvolte del Qatargate.

Il gruppo dei socialisti & democratici nel parlamento europeo, prima che Roberta Metsola comunicasse la sua posizione, ha fatto sapere che "richiederà un nuovo punto nella prossima conferenza dei presidenti, sulla base dell'articolo 21 delle regole di procedura. Alla luce delle indagini, Eva Kaili dovrebbe essere sostituita come vicepresidente, per proteggere la rispettabilità dell'istituzione e la fiducia dei cittadini". L'articolo a cui fa riferimento la spagnola Iratxe Garcìa Perez, presidente del gruppo riguarda la fine anticipata di una carica. Si tratta di una destituzione: serve una maggioranza di tre quinti dei voti espressi nella conferenza dei presidenti, che rappresentino almeno tre gruppi politici.

Un provvedimento che ancora non è arrivato per Eva Kaili, momentaneamente sospesa.

La destituzione è un provvedimento che viene preso quando si ritiene che il membro del Parlamento in questione "si sia reso colpevole di gravi mancanze". Non è detto che non arrivi già nei prossimi giorni, nel caso di nuovi sviluppi nell'indagine a carico della parlamentare europea greca.

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