Terrorismo, scatta l'allarme in vista del 7 ottobre

Da Mirabella Eclano, il ministro Piantedosi e il vicepresidente della Commissione Schinas, hanno sottolineato l'allerta massima in Europa per pericolo di attentati

Terrorismo, scatta l'allarme in vista del 7 ottobre
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Ma come in questo periodo è alta l'allerta attentati. Il conflitto in Medioriente ha acuito il pericolo all'interno dei confini dell'Unione europea e tutti i Paese sono in allerta per prevenire eventuali attacchi su piccola e larga scala, anche l'Italia. Lo ha spiegato in modo esaustivo il titolare del Viminale, Matteo Piantedosi, aprendo i lavori della riunione interministeriale del G7 in corso a Mirabella Eclano. Al vertice stanno partecipando anche il vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo, Margaritis Schinas, e il commissaria per gli Affari interni, Ylva Johansson. Schinas è intervenuto specificatamente sul tema a margine della prima giornata, confermando quelle che sono state le esternazioni del ministro Piantedosi.

"Ci concentreremo sui riflessi negativi alla nostra sicurezza provenienti dagli scenari di crisi internazionale, in particolare dai teatri di guerra in Medio Oriente e Ucraina", ha detto il titolare del Viminale, sottolineando che "questi due conflitti stanno contribuendo a generare una polarizzazione all'interno delle nostre società, incrementando il rischio che alcuni soggetti aderiscano ad ideologie violente ed estremistiche arrivando a commettere atti terroristici nei nostri territori". Piantedosi ha sottolineato che "non possiamo farci trovare impreparati e dobbiamo affinare la capacità di prevenire e rispondere efficacemente a queste minacce". Come ministri, ha aggiunto, "siamo chiamati ogni giorno a contrastare numerose minacce alle nostre società e al nostro sistema di valori democratici. Siamo responsabili di garantire la sicurezza dei nostri concittadini, una condizione essenziale per il pieno sviluppo dei diritti individuali e sociali".

Per quanto riguarda la possibilità concreta che possano verificarsi attentati, ha spiegato Piantedosi al Tg1, "siamo attenti ma mi sentirei anche di rassicurare. Abbiamo una grande attenzione, ma non parlerei di allarme". Infatti, ha proseguito, "siamo già da mesi in una condizione di massima prevenzione. Abbiamo centinaia e migliaia di obiettivi presidiati e controllati, facciamo costante adeguamento di ogni sforzo di immaginazione di tutto quello che può essere messo a disposizione della prevenzione". Stessa condizione per quanto concerne l'Unione europea, come sottolineato da Schinas, perché "ci sono due tipi di minacce cui l'Europa è particolarmente esposta, il terrorismo jihadista e le interferenze di Paesi esteri. Ciò si lega direttamente alla guerra in Ucraina e agli eventi in Medioriente".

Siamo in "elevata allerta" , ha spiegato, e questa non è "una situazione normale". Le agenzie stanno collaborando per mettere insieme informazioni in tempo reale, "ancora di più in vista di lunedì, anniversario del 7 ottobre". Ci dobbiamo concentrare, ha aggiunto, "serve il cessate il fuoco a Gaza, il resto viene da sé".

Sule interferenze straniere, invece, ha ricordato che questo "è un gioco che va avanti da tempo", perché gli Stati che attaccano l'Unione europea "non si fermeranno ma noi ci difenderemo, stiamo migliorando e abbiamo la capacità anche di contrattare. Abbiamo regole efficaci sulla governance digitale, abbiamo fact checker".

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