Eva Mendes: "Volevo farmi suora, ora invece non ho tabù"

Eva Mendes, ospite del Festival di Giffoni: "Da bambina aspiravo al convento, poi mi dissero che non avrei guadagnato nulla..."

Eva Mendes: "Volevo farmi suora, ora invece non ho tabù"

Giffoni- Forse Eva Mendes sta tutta qui, nell’istantanea scattata al festival dei ragazzi «Giffoni Experience» che la ospita come prima grande star internazionale. L’attrice nata a Miami ma cresciuta a Los Angeles da famiglia cubana si muove sulle sue alte zeppe di corda molto italian style (è da due giorni sulla costiera amalfitana) e, stretta in un vestito che la fascia tutta va a baciare un cagnolino sconosciuto. Sensualità e semplicità. Un amore, quello per gli animali, testimoniato dalla campagna in cui ha posato nuda per la Peta mentre ora è protagonista della nuova pubblicità dell’intimo di Calvin Klein in cui si sollazza con un modello, provocantemente spalmata d’olio.

Ma i suoi marchi di fabbrica sono sempre gli stessi: neo birichino sulla guancia sinistra, occhi nocciola dalle lunghe ciglia, labbra carnose che lei giudica «troppo grandi» (sic!), pelle ambrata color sigaro cubano. Quanto basta per inondare di seduzione il grande schermo (Training Day, Hitch, Ghost Rider, The Spirit) e raggiungere puntualmente le vette delle classifiche di gradimento maschili (le è toccato il titolo di donna più desiderabile del pianeta).

Le piace giocare con il suo ruolo sexy o come Jessica Rabbit la disegnano così?
«Non penso mai al personaggio che devo interpretare ma alle persone e al regista con cui lavorare».

L'essere sexy è un ingombro o un aiuto?
«A volte essere troppo bella non è credibile. Infatti nell’ultimo film che ho interpretato, Last Night di Massy Tadjedin con Keira Knightley, in alcune scene ho chiesto al regista di essere meno truccata».


Quest’anno a Giffoni il tema del festival è il tabù, in tutte le sue declinazioni.
«Io non ho tabù, sul tema non sono interessante».


Com’è stato arrivare a Hollywood da una famiglia semplice?
«Un percorso lungo e difficile ma alla fine ce l’ho fatta».


Ci ha sempre creduto?
«Sì, ho sempre sentito che avrei realizzato i miei sogni. Ma mai in maniera arrogante».


Che cosa pensa di Cuba?
«Purtroppo non ci sono mai stata e non vedo l’ora di andarci. Sono l’unica persona della mia famiglia a essere nata negli States. Ma di Fidel Castro non parlo».


Le piacciono i bambini? Vorrebbe avere una famiglia?
«Li adoro e mi piacerebbe tantissimo ma non so se ne avrò. Qui a Giffoni ne ho incontrati tantissimi, bellissimi e pieni di energia».

Che film le piacevano da piccola?
«Amavo ET l’extraterrestre, Pippi Calzelunghe e tutti i film fantasy.

E ora?
«Qualsiasi genere, anche se ho dei registi preferiti».

Qualche nome, prego.
«Per esempio Pedro Almodóvar».


Lui fa miracoli, potrebbe tirare fuori la sua anima latina.
«Sarebbe un sogno perché il mio obiettivo è crescere come attrice. A Los Angeles continuo a prendere lezioni. Mi sento sempre una studentessa».

Intanto ha girato il remake di «Il cattivo tenente» di Abel Ferrara, diretta da Werner Herzog.
«Lui è un genio. Accanto a me c’è Nicolas Cage e io interpreto la donna di cui lui s’infatua. È molto lontano dall’originale; è dark, oscuro e credo che sarà molto più apprezzato dal pubblico italiano che da quello americano».

Si dice che interpreterà Maria Callas.
«Purtroppo è solo una voce e me ne dispiaccio perché sono una sua grande fan».


Lei ha girato un film sui reality, «Live! Ascolti record al primo colpo». E se le chiedessero di partecipare a uno?
«Direi subito di no. Il motivo per cui mi fanno innervosire è che non ci spingono a pensare. Non so se c’è da voi Fear Factor ma io penso che non ci vogliano i vermi e i topi per stare in televisione.
Che cosa ama e che cosa odia di Hollywood?
(Si concentra e ci pensa su un bel po’) «Mi piace che sia una città molto elastica, che perdona qualsiasi cosa a tutti. Ma è anche questo che, paradossalmente, odio di lei».

Ha rimpianti?
«I sensi di colpa e i rimpianti non fanno parte di me.

Ma è vero che ha pensato di farsi suora?
«Sì, ma avevo cinque anni. Da piccola però dicevo che volevo comprare a mia mamma una casa e tante cose belle. E allora mia sorella di otto anni mi chiedeva come pensavo di fare visto che le suore non hanno lo stipendio. A quel punto ho lasciato perdere l’idea e cinque anni fa sono riuscita a comprare una casa a mia madre. E come vedete non sono una suora».

Crede in Dio?
«Sì, ho una mia fede».

Che cos’è l’amore per lei?
«Un ragazzo peruviano alto 1,80» (il suo fidanzato dal 2002, ndr).

Chi è veramente Eva Mendes?
(Ride) «Sono qualsiasi cosa voi vogliate».

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