Evasione fiscale, giudizio immediato per 50 promotori finanziari

Secondo l'accusa, i professionisti avrebbero truffato l'Erario per quasi 10 milioni di euro a partire dal 2005

Disposto il giudizio immediato con l'accusa di annotazione di fatture false al fine di evadere le imposte per circa 50 promotori di Banca Mediolanum. Il processo è stato fissato per il 21 settembre dal giudice per le indagini preliminari Franco Cantù Rajnoldi con il decreto che dispone immediatamente il dibattimento sulla base dell'evidenza delle prove a carico degli imputati, saltando l'udienza preliminare. L'inchiesta del pubblico ministero Roberto Pellicano, che stima un'evasione fiscale di quasi 10 milioni, ruota intorno alla figura di Marco Baroni, un commercialista che lavora per la banca e che è stato perquisito lo scorso gennaio con l'accusa, invece, di riciclaggio. Il fascicolo aveva preso il via dalle dichiarazioni di Giovanni Guastalla, arrestato per riciclaggio in un filone dell'inchiesta Italease, secondo il quale Baroni ha fatto da intermediario tra lui e un'ottantina di persone, per lo più promotori finanziari Mediolanum, per l'«ottimizzazione fiscale» delle loro dichiarazioni dei redditi attraverso l'emissione di fatture false. Baroni forniva consulenze fiscali a tutti i promotori e, questa l'ipotesi degli investigatori, li metteva in contatto con Guastalla, il quale attraverso società offshore emetteva per loro fatture inesistenti utilizzate per evadere le imposte. Ognuno degli imputati, tra cui figura una trentina di clienti di Baroni, avrebbe evaso cifre che vanno tra i 20mila e i 200mila euro per un totale di quasi 10 milioni dal 2005 a oggi. E secondo quanto dichiarato da Guastalla, Baroni «chiedeva una percentuale del 3 per cento sui contenuti delle fatture emesse nei confronti dei promotori». Per Pellicano, «questa remunerazione costituisce il vantaggio patrimoniale derivante direttamente dal delitto fiscale e appare condotta indipendente da quella dell'emissione delle stesse fatture», si leggeva nel decreto di perquisizione a carico del commercialista.

Il processo prenderà il via davanti alla terza sezione penale. Dalla notifica del decreto gli imputati hanno quindici giorni di tempo per decidere se chiedere il giudizio abbreviato o proporre un accordo di patteggiamento.

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