Expo, Stanca nominato presidente e ad

A più di un anno dalla vittoria di Parigi, i soci di Expo 2015 hanno finalmente varato il nuovo consiglio d’amministrazione dopo le dimissioni di Paolo Glinsenti e Angelo Provasoli. Entrato anche Carioni. Stanca: "E' il progetto italiano di più grande respiro"

L'ex ministro Lucio Stanca è l’amministratore delegato e vicepresidente di Expo 2015 Spa. La sua nomina è arrivata, con il solo voto contrario della Provincia, al termine della riunione del consiglio di amministrazione che si è tenuto questo pomeriggio alla Camera di commercio di Milano. «Il consiglio di amministrazione - ha detto Stanca - mi ha nominato vicepresidente e amministratore delegato. Abbiamo definito anche i poteri, credo ampi, ma allo stesso tempo rispettosi delle prerogative del consiglio. E che sono di mia completa soddisfazione in quanto avevo chiesto di avere una elevata autonomia gestionale nel rispetto del ruolo imprescindibile del consiglio».  Come ha spiegato lo stesso Stanca, alla votazione «c’è stato il voto contrario della Provincia. A verbale è stato messo però che non è un voto contrario nei riguardi ma per tutto il contesto in cui è avvenuto. È stato messo a verbale - ha ribadito - che non è in discussione Lucio Stanca».

Emolumenti  Il vicepresidente e amministratore delegato di Expo 2015, percepirà per il suo incarico 300 mila euro a cui si aggiungeranno 150 mila euro legati al raggiungimento degli obiettivi. Proprio sulla definizione del compenso si tenevano tensioni all’interno del consiglio, che invece a quanto pare, non ci sono state. La cifra su cui ci si è accordati, di 300mila euro la parte fissa più 150mila euro, che sono una parte variabile in relazione agli obiettivi «che devono ancora essere definiti» è «molto al di sotto - ha detto Stanca - rispetto a quello che poteva essere consentito. So che ci sono pareri diversi, però la libertà di pensiero è fondamentale in questo paese».

Doppio incarico Quanto alle polemiche sul doppio incarico di Stanca, questi ha «ripetuto con chiarezza» che in caso di incompatibilità tra la carica di parlamentare e quella di amministratore delegato della società Expo 2015 rassegnerà le dimissioni dal parlamento. «Se c’è incompatibilità - ha precisato - e questo non lo definisco ne io ne voi, ma un organo apposito della Camera, un secondo dopo mi dimetto dalla carica di parlamentare. Se invece, non c’è incompatibilità, mi riservo in funzione dell’incarico che ho assunto e dell’attività che dovrò svolgere, di vedere ’se e quandò dimettermi dal parlamento».

Expo spa riparte Con la nomina dell’amministratore delegato la società può davvero partire e recuperare i ritardi accumulati in questi mesi che, tuttavia, precisa Stanca, non sono tali da parlare di criticità. O meglio, non si può parlare di ritardi infrastrutturali, secondo Stanca, se si fa riferimento «a quelle grandi opere di contorno all’Expo come la Pedemontana, che parte quest’anno, e la tangenziale Est. Per quanto riguarda, l’allestimento del sito Expo, abbiamo perso sicuramente del tempo, ma la criticità non è drammatica».

La Moratti: consulteremo i cittadini «Pensiamo di fare una consultazione dei cittadini perchè è bene, opportuno e necessario che ora ci sia un coinvolgimento, il più ampio possibile anche sulle scelte che poi la società prenderà». Il sindaco Letizia Moratti lancia una sorta di "referendum" popolare per dare voce ai milanesi. Iniziativa simbolica per sgombrare almeno in parte il campo dalle inevitabili polemiche sulle opere ma che sicuramete non vincolerà le scelte operative anche se appare significativa per riannodare il dialogo con la città sulle iniziative in campo. «Faremo una consultazione - ha spiegato il sindaco - su quello che potrà rimanere alla città anche dopo l’Expo». Il sindaco si è detto soddisfatto dei lavori e dell’assemblea e anche perchè «con il cda di oggi la società diventa chiaramente operativa. Le difficoltà di operatività che ci hanno portato a lavorare in questi mesi sugli accordi con le città e i Paesi, dedicandosi alle infrastrutture, sono anche importanti, ma adesso, con la società, potrà partire anche la parte che riguarda la realizzazione del sito».

La Bracco: "Soddisfatta" Diana Bracco, che molti avrebbero voluto fuori dal Cda per conflitto di interessi visto il suo ruolo di presidente degli industriali lombardi, è soddisfatta e dice: «Tutti abbiamo portato all’Expo le nostre migliori energie. Si tratta di un progetto complesso e il fatto che il nuovo amministratore delegato l’onorevole Stanca rimanga parlamentare per me è un valore aggiunto per far capire ancora di più a Roma e all’Italia intera l’importanza di questo evento».

«Oggi tutto è proceduto in maniera fluida. L’Expo deve dare una sterzata a tutto il Paese - ha aggiunto - e proprio per questo ritengo che sia molto positivo che ci sia Stanca nel ruolo di vicepresidente ed amministratore delegato».

Carioni

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