
Una pace, quella con la Russia, che per le imprese lombarde porterebbe vantaggi commerciali non indifferenti. Secondo l'indagine di Promos Italia, agenzia delle Camere di commercio per l'internazionalizzazione, per Lombardia e Milano primi partner italiani, il calo di scambi del conflitto ha causato perdite di business con la Russia dl oltre il 60% in cinque anni. Quasi un'impresa su tre (il 31%) si aspetta vantaggi per il business in tempi brevi, il 58% un ritorno più graduale. La guerra tra Russia e Ucraina, ha causato infatti perdite di fatturato per il 70% delle imprese che erano in affari con la Russia e per il 23% la riduzione del business riguardante gli scambi con la Russia, è stata superiore al 50%. Sono cresciuti mercati alternativi: Unione Europea per il 63% delle imprese, Medio Oriente per il 32%, Stati Uniti per il 23%. Settori favoriti da una possibile riappacificazione: al primo posto le costruzioni col 40% delle risposte, poi l'agroalimentare col 17%, poi meccanica e moda design, entrambe col 14%. Nel 2024 gli scambi tra Italia e Russia sono di 7,8 miliardi di euro, con un calo del 65% rispetto al 2019. Nel 2024 pesa la Lombardia con circa 1,6 miliardi di import - export, di cui 458 mlioni di import e 1,1 miliardi di export, nell'anno, con un calo del 64% degli scambi rispetto al 2019.
Prima Milano con 680 milioni di scambi, 208 milioni di import circa e 471 milioni di export, con un calo del 63% degli scambi con la Russia in cinque anni. Per Giovanni Rossi, Direttore di Promos Italia: «Il nostro obiettivo è accompagnare le aziende in questo percorso di adattamento, fornendo strumenti concreti per identificare nuove opportunità commerciali».
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