«Fabio, ti darò un dispiacere»

Paolo Emilio Pacciani

da Parma

Lorenzo Sanz Mancebo è arrivato ieri a Parma con un volo privato da Madrid, accompagnato dal figlio omonimo che della nuova società sarà una figura chiave (forse addirittura il presidente), e stasera sarà al Tardini per l'abbraccio con la gente di Parma e quello con Fabio Capello: «Un amico carissimo, ma solo dopo la partita, perché prima cercheremo di batterlo».
L'ex presidente del Real Madrid, arrivato come un cavaliere bianco a salvare il Parma, dopo aver già versato 7,5 milioni di euro nelle casse gestite dal commissario straordinario Enrico Bondi, è a un passo dal diventare il primo presidente straniero di una squadra italiana di serie A. «Entro quindici giorni completeremo l'operazione (leggi: verserà il saldo di 20 milioni) ed inizieremo a lavorare per riportare il Parma nel posto che gli compete: in Europa», promette subito. «Purtroppo la squadra è già fatta, ma inizieremo lavorando su quello che c'è. Se ci sarà bisogno, a gennaio non ci tireremo indietro ed opereremo sul mercato».
Ad accoglierlo all'aeroporto Giuseppe Verdi, e scortarlo nel tour de force che prevedeva incontri con Bondi, il sindaco Ubaldi ed i vertici della Cariparma, il suo procuratore speciale parmigiano, Vittorio Albertini, al quale va il merito di averlo prima contattato, poi invogliato ed infine convinto a lanciarsi in questa operazione.

Con lui i commercialisti Picone e Foschi e l'avvocato Salvi: una pattuglia di parmigiani che ha curato la transazione per conto della Renfisa Inversiones. Il clou della due giorni parmigiana arriverà stasera quando assisterà, per la prima volta, ad una partita del Parma al Tardini. E che partita: la sfida alla Juventus.

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