«Faccia a faccia» a distanza per i candidati al ballottaggio

Repetto continua a rifiutare il confronto diretto televisivo con Oliveri, tranne che in Rai

Li hanno definiti confronti televisivi «col minimo sindacale». Alessandro Repetto e Marta Vincenzi hanno temuto - e più volte negato - gli scontri diretti con i loro avversari. E poi Musso sul risultato dei faccia a faccia ha pure infierito: «Per ogni parola detta, Marta ha perso 2000 voti». Così, neanche a dirlo, Alessandro Repetto, già costretto da SuperRenata allo scontro diretto del ballottaggio, ha detto di no. Lui faccia a faccia con le emittenti locali durante questa volata finale non ne fa più. Ma si è trovata la soluzione: è servito l'ingegno del direttore di Telenord Paolo Lingua che le ha provate tutte, utilizzando una formula già sperimentata per il duello Burlando-Biasotti e rodata in uno «scontro» Musso-Vincenzi.
Dodici domande, le stesse, da rivolgere a entrambi i candidati. Prima tutte a uno. E poi tutte all'altro. Per non farli incontrare. Questo il diktat imposto dal presidente. E per fortuna esiste il montaggio che ha alternato le risposte cercando di salvare dalla noia gli spettatori già annoiatissimi dalle risposte dei pochi precedenti faccia a faccia. Però nessuna interruzione. Nessuna voce sovrapposta. Nessun acceso diverbio tra Oliveri e Repetto. Ma il faccia a faccia che non c'è, ha svelato una faccia nascosta: «Il fuori onda». Novità assoluta, purtroppo riservata agli addetti ai lavori. Rigido, teso, serissimo l'attuale presidente che attendeva con sguardo ieratico le domande che gli sarebbero state rivolte. Per ben due volte ha chiesto di registrare nuovamente la risposta, perché la prima versione non l'aveva convinto.
Più serena Renata Oliveri che nelle pause ostentava un sorriso e non rinunciava al vezzo di darsi qualche aggiustatina al ciuffo. Eppure a sciogliere dal portamento glaciale il presidente ci ha pensato un complimento arrivato dallo studio: «Sta rispondendo deciso, sembra Musso...». E finalmente lì è arrivata una prima e unica risata compiaciuta... Ma anche nelle risposte dell'incontro, andato in onda ieri sera e in replica nei prossimi giorni, non è mancato qualche colpo virtuale all'avversario. Lui che accusa la rivale di non aver avuto un comportamento coerente, mentre proclama di aver tenuto posizioni «molto più oneste intellettualmente». Lei che attacca il presidente di promettere ciò che già avrebbe potuto compiere durante il mandato appena terminato. Ma quando il direttore chiede come saranno i rapporti di collaborazione tra la Provincia e gli altri enti pubblici, le risposte sono opposte. Repetto ribadisce di aver sempre lavorato in maniera sinergica con gli altri enti e di aver già avviato alcuni protocolli d'intesa con Marta Vincenzi. Oliveri - che anche ieri ha ribadito: «Non temo il confronto che anzi ho sempre sollecitato, perché non ho nulla da nascondere e nessun problema a rispondere a qualsiasi domanda» - ribatte affermando che proprio «non avere governo, Regione, Comune e Provincia della stessa maggioranza farebbe bene non solo alla democrazia, ma anche al centrosinistra».
Ma l’unico vero faccia a faccia ci sarà.

E andrà in onda nello spazio riservato alla tribuna elettorale Rai martedì alle 13.10. Alcuni maligni dicono che il consenso di Repetto sia stato mezzo obbligato, perché in caso di rifiuto del presidente ci sarebbe stata la sola Oliveri a poter parlare.

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