Celiachia, intolleranza al glutine e allergia: quali sono le differenze?

Si tratta di disturbi diversi, le cui cause sono ben distinte. Ecco le differenze e cosa fare in caso di sintomi

Celiachia, intolleranza al glutine e allergia: quali sono le differenze?
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Anche se spesso vengono accomunati per sintomi e problematiche, celiachia, intolleranza e allergia sono tre disturbi diversi, le cui cause sono ben distinte. In Italia sono circa 600 mila le persone affette da celiachia, ma molti di loro, circa il 60%, non ha ancora una diagnosi certificata e conclamata. Per questo è fondamentale farsi sempre seguire da un medico specialista ed eseguire esami approfonditi che possano dare un risultato attendibile, per poter poi passare alla cura e ad una specifica alimentazione.

Che cosa è la Celiachia

Si tratta di una malattia autoimmunitaria che colpisce solo soggetti geneticamente predisposti che, a fronte dell'assunzione di glutine (un complesso proteico presente in tanti cereali come frumento, segale, orzo, farro, couscous, tabulè, seitan), producono anticorpi che vanno man mano a distruggere il piccolo intestino.

Chi ne soffre quindi è obbligato a sospendere l’assunzione di glutine per tutta la vita e ad usare alimenti naturalmente privi di questa sostanza o quelli in commercio (ormai ce ne sono di ogni tipo) con la scritta "senza glutine" che riportano il simbolo della spiga barrata, che significa anche prodotti in un ambiente senza contaminazioni, perché anche quelle minime provocherebbero un'immediata reazione. Colpisce più le donne degli uomini ed in netta crescita.

Per fortuna la natura ha messo a disposizione moltissime sostanze naturalmente senza glutine soprattutto molti tipi di farina, con cui poter fare moltissime preparazioni tra queste le più utilizzate sono quelle di crema e amido di riso, farina di mais, maizena, farina di miglio, farina di soia, di tapioca, di castagne, di ceci e altri legumi.

I sintomi

Sono variabili e cambiano di gravità nel tempo. I più frequenti sono dolori addominali, gonfiore, e diarrea cronica (o al contrario stipsi), nausea e vomito. Tra i sintomi extra-intestinali, forte astenia (affaticamento), perdita di peso, depressione o al contrario stato ansioso, dolori articolari, afte alla bocca, neuropatia periferica (un danno alle terminazioni nervose delle estremità che si manifesta con formicolio alle gambe e ai piedi) e la comparsa di gravi lesioni cutanee (dermatite erpetiforme).

Legati sempre alla celiachia possono comparire alcuni sintomi secondari legati a deficit nutritivi vari, ad esempio anemia da malassorbimento di ferro e deficit di vitamine B12, D e K. Un bambino non diagnosticato presenterà problemi di crescita, danni allo smalto dei denti, alterazioni dell'umore e pubertà tardiva.

Le analisi da fare

Secondo le linee guida dell'American College of Gastroenterology, sia per i bambini che per gli adulti la diagnosi avviene con la gastro-duodenoscopia con biopsie della mucosa dell'intestino tenue.

Intolleranza e allergia

Nei casi di intolleranza si parla di un fenomeno di ipersensibilità che si scatena con un meccanismo di accumulo, dovuto ad un eccesso di glutine. I sintomi principali sono diarrea, gonfiore addominale, mal di pancia, crampi e perdita di peso. L'allergia è invece generata dal sistema immunitario e in particolare dall'azione delle immunoglubuline che causano una reazione allergica quasi immediata in seguito all'ingestione di un determinato tipo di alimemento.

La diagnosi

Alla presenza di questi sintomi è bene recarsi il prima possibile da un gastroenterologo che predisporrà specifici esami, prima di tutto per escludere la celiachia, come particolari esami del sangue e la biopsia

duodenale. Per quanto riguarda l'allergia si può diagnosticare con specifici test: il prick test, che si effettua sull’interno dell’avambraccio, e il rast test, un particolare esame del sangue.

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