Tutti sappiamo a quanti e quali rischi possa portare un livello di colesterolo alto. A lungo andare si possono formare dei depositi nei vasi sanguigni (placche aterosclerotiche) capaci di ostruire il regolare flusso del sangue, portando a conseguenze anche molto gravi. Fortunatamente la ricerca non si ferma, e una recente scoperta potrebbe fare la differenza, portando a nuove importanti terapie.
Due team di ricercatori della Weill Cornell Medicine e del Boyce Thompson Institute hanno lavorato insieme in uno studio congiunto che ha portato a comprendere come i microbi intestinali siano in grado di lavorare con il nostro corpo per combattere i livelli di colestero alto. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature, dimostra come il microbiota intestinale riesca ad agire sul metabolismo dell'individuo, regolando sia i lipidi che il colesterolo in circolo nel sangue. Capito ciò, la sfida sarà quella di sfruttare questa scoperta per arrivare a dei farmaci sempre più specifici per il problema.
Ma cos'è che regola il nostro metabolismo? Partiamo dalla teoria. Sono gli acidi biliari prodotti dal fegato ad occuparsi della digestione dei grassi. Gli scienziati hanno però scoperto che nelle cellule intestinali viene sintetizzato un enzima capace di trasformare gli acidi grassi nella molecola BA-MCY (Acido biliare-metilcisteamina), che riesce a bilanciare la produzione di bile e a regolare, di conseguenza, i livelli di colesterolo. Questo perché BA-MCY svolge un ruolo di inibitore del recettore FXR, agendo sul metabolismo.
"Il nostro studio rivela che tra i microbi intestinali e l'organismo si instaura un dialogo fondamentale per regolare la produzione di acidi biliari", ha dichiarato il dott. David Artis, direttore del Jill Roberts Institute for Research in Inflammatory Bowel Disease e del Friedman Center for Nutrition and Inflammation.
La regolazione del colesterolo, così come il metabolismo dei grassi, è possibile perché BA-MCY, legandosi a FXR, agisce come un semaforo, evitando l'accumulo della molecola. "Il BA-MCY rappresenta un nuovo paradigma: non è prodotto direttamente dai microbi intestinali, ma dipende dalla loro presenza", ha commentato il professor Tae Hyung Won, co-autore dello studio e docente alla Cha University in Corea.
BA-MCY viene dunque prodotto all'interno delle cellule intestinali, da lì si lega al recettore FXR, controllando la produzione di acidi biliari e riducendo il colesterolo alto. Secondo l'ultima ricerca, in questo modo si riduce l'accumulo di grasso nel fegato, combattendo anche problematiche quali ipercolesterolemia e obesità.
Per favorire la produzione di BA-MCY si può provare a seguire una dieta più ricca di fibre, che può significativamente aiutare.In futuro si potrebbe provare a realizzare nuovi trattamenti tenendo la BA_MCY come bersaglio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.