Si tratta (almeno) della terza pesona al mondo che riesce a guarire dall'Hiv dopo aver ricevuto un trapianto di cellule staminali: è un uomo di 53 anni di Dusseldorf a cui è stato disposto il trapianto di midollo osseo per curare una leucemia che aveva sviluppato insieme all'infezione da Hiv. Dopo 4 anni senza assumere farmaci antiretrovirali, non ha avuto ricadute ed è stato dichiarato ufficialmente guarito.
La nuova terapia
Il caso è descritto sulla rivista scientifica Nature Medicine: i ricercatori hanno spiegato che la terapia antiretrovirale (Art) viene somministrata alle persone con Hiv per poter ridurre la quantità di virus presente nell'organismo a livelli minimi e impedire il contagio ad altre persone. Se, però, il sistema immunitario mantiene il virus rinchiuso nei serbatoi del corpo o se si interrompesse l'assunzione di questa terapia, tornerebbe a replicarsi e diffondersi. L'ultimo paziente, dopo il trapianto di staminali, in pratica ha visto l'eliminazione completa di questo "serbatoio" virale tant'é che non c'è più traccia dell'Hiv dal 2018 quando smise di assumere i farmaci specifici.
I medici dell'ospedale universitario di Dusseldorf si augurano che la vicenda possa portare una nuova speranza ai malati di Hiv per aiutarli a vincere la malattia senza però dover passare dal trapianto di cellule staminali. Il paziente di Dusseldorf iniziò la sua battaglia nel 2013 e sei mesi dopo gli fu diagnosticata una leucemia mieloide che lo costrinse al trapianto. Cinque anni dopo essere stato monitorato costantemente dai medici gli fu interrotta la terapia contro l'Hiv che non si è mai più ripresentato.
Il prof. Bjorn-Erik Ole Jensen, uno degli autori della ricerca, ha dichiarato a Sky News che ora è possibile "confermare che si può prevenire la replicazione dell'Hiv su base sostenibile combinando due metodi chiave. Da un lato, abbiamo l'esaurimento esteso del serbatoio virale nelle cellule immunitarie e, dall'altro, il trasferimento della resistenza all'Hiv dal sistema immunitario del donatore al ricevente, per far sì che il virus non abbia alcuna possibilità di diffondersi diffondersi di nuovo". Adesso, però, saranno necessarie nuove ricerche per capire qual è l'esatto meccanismo che abbia consentito l'eliminazione completa dal virus e la guarigione.
I pazienti già guariti
Su Nature Medicine, gli esperti hanno ricordato gli altri due casi precedenti: la tecnica delle cellule staminali fu utilizzata per la prima volta per curare Timothy Ray Brown, soprannominato "il paziente di Berlino", che nel 2007 subì un trapianto di midollo osseo con staminali da donatore sano per curare la leucemia mieloide acuta. Il team di Brown scelse un donatore con una mutazione genetica specifica che impedisce ad una proteina di essere espressa sulla superficie cellulare. L'Hiv usa proprio quella proteina per entrare nel sistema immunitario ed ecco che la mutazione rese le cellule resistenti al virus: il signor Brown, come nell'ultimo caso, smise di assumere antiretrovirali perché guarito dall'Hiv fino alla sua morte nel 2020.
L'altro precedente noto nella letteratura scientifica fu quello che nel 2019 vide protagonista un paziente di Londra, Adam Castillejo, ma ci sarebbe anche un quarto paziente di
New York che nel 2022 non aveva avuto più segnali dell'Hiv da ormai 14 mesi anche se, in quest'ultimo caso, i ricercatori rimangono cauti e vogliono aspettare altro tempo per dichiarare il paziente definitivamente guarito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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