Influenza, picco in arrivo: come fermare i contagi

Entro la fine di gennaio si avrà il picco delle sindrome influenzali: ecco in che modo è possibile limitare la diffusione dei contagi e i farmaci a cui prestare attenzione

Influenza, picco in arrivo: come fermare i contagi
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Con l'arrivo del mese di gennaio siamo ormai pienamente entrati nel pieno della stagione influenzale che fa registrare numeri sempre crescenti il cui picco, però, non è ancora arrivato. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) è previsto a breve e nelle prossime settimane, tra metà e fine gennaio prima di un "addolcimento" della curva di incidenza.

Quali sono i numeri

Rispetto allo stesso periodo del 2024, però, la diffusione è più bassa: in questo periodo l'incidenza delle sindromi simil-influenzali (non circola soltanto l'influenza vera e propria) è più o meno di 10 pazienti ogni mille rispetto ai 18,4 ogni mille dell'anno scorso durante il picco che era già stato raggiunto. "Questa situazione diversa dal passato ci permette ancora di agire informando tutti gli utenti sul corretto ed appropriato uso dei farmaci per contrastare i sintomi associati a queste malattie infettive stagionali nonché sulle principali misure di prevenzione", ha dichiarato all'AdnKronos il professor Claudio Cricelli, presidente emerito Simg (Società italiana di medicina generale).

Come fare prevenzione

Per prima cosa è importante sapere come fare a limitare la diffusione del virus influenzale australiano e degli altri agenti patogeni simil-influenzali specialmente adesso che, dopo le festività, riaprono le scuole. Chi non si è vaccinato rischia di più perché, come spiega la presidente di Federfarma Verona, Elena Vecchioni, l'influenza stagionale di quest'anno dura, con febbre, circa una settimana quindi un po' di più rispetto al recente passato. "Abbiamo imparato in emergenza durante la pandemia da Sars-CoV-2 che l'uso di mascherine, gel igienizzanti, distanziamento, ma anche starnutire e tossire nell'incavo del gomito sono pratiche necessarie, nonché atteggiamenti civili da mettere quotidianamente in atto per arginare il contagio del Covid e dell'influenza, che in questa stagione invernale risulta particolarmente insidiosa per tutti e in particolare per le persone fragili vista la sua virulenza", sottolinea l'esperta.

Quali cure

Ricordando di non darsi mai al "fai-da-te" ma essere assistiti dal proprio medico curante, per fermare "l'Australiana", oltre ai vaccini, vanno bene i farmaci con paracetamolo mentre sono da evitare cortisonici e antibiotici. Dal momento che c'è la contemporanea circolazione di altri virus tra cui Sars-CoV-2, "la diagnosi differenziale dal punto di vista clinico non è sempre facile e talvolta occorre far uso dei tamponi antigenici rapidi naso-orofaringei", ha aggiunto Cricelli.

In caso di sindromi influenzali, secondo la Simg bisogna limitare come detto gli antibiotici e da assumere soltanto da precise indicazioni mediche e in presenza di batteri. Attenzione anche agli antinfiammatori che non tutti possono assumere se hanno problemi cardiovascolari, gastrici o renali.

In questi giorni si sta, dunque, assistendo ai contagi che sono avvenuti per lo più nei contesti familiari durante le riunioni delle festività natalizie e che dovrebbero aumentare in concomitanza della riapertura delle scuole con i virus che avranno maggiore facilità di circolazione.

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