Madonna, cos'è il farmaco che le ha salvato la vita

Un'iniezione di Narcan e la pop star Madonna avrebbe iniziato la via del recupero dopo il grande spavento: ecco di cosa si tratta e le cause del suo malore

Madonna, cos'è il farmaco che le ha salvato la vita
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La cantante pop Madonna ha rischiato davvero di lasciarci la pelle: come abbiamo visto sul Giornale.it, il 24 giugno scorso è stata trovata svenuta e in stato di incoscienza nel suo appartamento di Manhattan. Ricoverata d'urgenza, è rimasta in vita grazie alla prontezza dei medici che hanno iniziato tutte le cure del caso dopo essere stata colpita da un'infezione batterica molto forte. A riportarla, per così dire, in vita, sarebbe stata un'iniezione di Narcan come riportato dal giornale che ha avuto l'esclusiva sul malore, Radaronline.

Cos'è il Narcan

Il Narcan, chiamato anche aloxone cloridrato, fa parte della categoria di analgesici narcotici che viene utilizzato soprattutto nel trattamento delle intossicazioni acute. Nel caso della pop star, un'iniezione con questo farmaco sarebbe stata somministrata per invertire gli effetti, proprabilmente letali, di un'overdose. C'è anche un'altra tesi, però, che come detto propende per un problema batterico e uno choc settico acuto di cui avrebbe sofferto Madonna. L'iniezione, spesso presente nei kit di emergenza dei personaggi ricchi e famosi, fa aumentare la pressione sanguigna quando si va incontro a choc settici, una condizione molto pericolosa per la vita che si verifica quando la pressione del sangue scende a un livello eccessivamente basso.

Come ha dichiarato in esclusiva Radaronline, la cantante 64enne è stata intubata almeno per una notte in un ospedale di New York con la versione ufficiale, che, come detto, rimanda a una grave infezione batterica che l'ha costretta alla terapia intensiva.

Il malore di Madonna

Sull'argomento è intervenuto anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, che con un tweet ha spiegato che a colpire Madonna siano stati i "superbatteri" che resistono agli antibiotici. Si tratta "di batteri più forti, già resistenti e in grado di causare infezioni più gravi. È per queston che tutti dobbiamo usare meglio gli antibiotici perchè tutti possono essere colpiti da questi superbatteri". Proprio sul Giornale.it abbiamo affrontato questo tema delicato tornato prepotentemente d'attualità in questi giorni e non per ciò che è avvenuto alla cantante ma per i numeri preoccupanti dell'Oms: entro il 2050 questo fenomeno potrebbe essere la prima causa mondiale per decessi e, attualmente, è una delle peggiori minacce alla salute globale.

Anche Walter Ricciardi, docente di Igiene

all'Università Cattolica, ha spiegato che bisogna agire subito trovando nuovi e moderni antibiotici prima che sia troppo tardi e che l'antibiotico-resistenza, in Italia, possa addirittura diventare più pericolosa del cancro.

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