Stanchezza cronica da Long Covid: ecco la scoperta italiana

Una ricerca italiana ha messo in luce le possibili cause del Long Covid nelle persone che dopo la malattia hanno strascichi duraturi: ecco cosa è stato scoperto e il ruolo dell'arginina

Stanchezza cronica da Long Covid: ecco la scoperta italiana

Anche se il Covid, dopo poco più di tre anni dalla sua comparsa, si può dire nettamente arginato grazie a vaccini e terapie, circa una persona su tre che ne è stata colpita lamenta strascichi anche alcune settimane dopo la scomparsa definitiva della malattia: si tratta del Long Covid che nelle maggior parte dei casi provoca stanchezza, febbre, debolezza dei muscoli e altre patologie di cui parla in un documento il nostro Istituto Superiore di Sanità le cui cause sono tutt'ora in fase di studio ma che una ricerca italiana ha aiutato a chiarirne gli aspetti.

Il ruolo dell'arginina

Ricercatori della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs con altri dell'Università Cattolica Campus di Roma hanno evidenziato come i sintomi duraturi e persistenti siano dovuti a una mancanza di arginina, un aminoacido presente normalmente nel nostro organismo. La ricerca, che a breve sarà pubblicata a breve sulla rivista scientifica International Journal of Molecular Sciences, ha preso in esame 57 persone, 46 adulti con Long Covid dopo otto mesi dalla diagnosi e 11 pazienti che non avevano mai contratto il virus. I 46 pazienti sono stati suddivisi a metà: 23 di loro hanno ricevuto una cura con arginina e vitamina C liposomiale, agli altri 23 è stato invece somministrato un placebo per la durata di complessiva di quattro settimane.

"Prima di iniziare il trattamento abbiamo misurato le concentrazioni di arginina nel sangue, osservando livelli significativamente più bassi di arginina nei pazienti con Long Covid", ha affermato a Repubblica Francesco Landi, Direttore del Dipartimento di Scienze dell'Invecchiamento, Ortopediche e Reumatologiche del Policlinico Gemelli di Roma, Ordinario dell'Unità Operativa Complessa di Medicina Interna Geriatrica e Riabilitazione e Medicina Fisica. "Probabilmente questo non è l'unico meccanismo all'origine del Long Covid, ma indubbiamente livelli bassi di arginina hanno un ruolo nel causare la 'fatigue' tipica di questa sindrome", sottolinea.

In questo modo, la ricerca ha fatto un passo importante in avanti verso le cause del Covid duraturo che viene chiamato in questo modo quando i sintomi "si prolungano per più di 12 settimane e non possono essere spiegati da nessun'altra condizione", afferma l'Iss. L'argiginia sarebbe quindi alterata e non riuscirebbe più a stimolare correttamente l'ossido nitrico, enzima fondamentale affinché ci sia la giusta funzione immunitaria e vascolare. "L'arginina è un indispensabile amminoacido alla base di molteplici funzioni ed è coinvolta principalmente nella sintesi di ossido nitrico, che gioca un ruolo chiave nella reattività endoteliale in risposta all'esigenza dei diversi tessuti, favorendo un corretto apporto di sangue in relazione alle loro necessità, migliorando così la performance funzionale", ha spiegato al quotidiano il coautore dello studio, Matteo Tosato, Responsabile dell'Unità Operativa Day Hospital post-Covid del Policlinico Gemelli.

La cura con arginina e vitamina C ha migliorato le performance dei pazienti riducendo sensibilmente i sintomi legati alla stanchezza: dopo i 28 giorni di cure i ricercatori hanno scoperto che i livelli dell'aminoacido nel sangue dei 23 pazienti è salito raggiungendo gli

stessi livelli degli altri non colpiti da Long Covid. Per adesso non esiste una cura specifica: si possono assumere alcuni integratori già disponibili in commercio per un miglior recupero da fatica e stanchezza croniche.

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