Più di 5 ore davanti alla TV: così aumenta il rischio di demenza. Lo studio

Trascorrere più di cinque ore al giorno davanti al televisore aumenta il rischio demenza e non solo: ecco i risultati di uno studio e le differenze con lo schermo del pc

Più di 5 ore davanti alla TV: così aumenta il rischio di demenza. Lo studio
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Anche se si tratta di un importante svago che tiene compagnia a milioni di persone, abusare della televisione può far male alla salute del nostro cervello: a dirlo è uno studio britannico condotto su quasi 408mila partecipanti di mezza età e anziani con l'obiettivo di studiare le correlazioni tra il tempo trascorso davanti a uno schermo a scopo ricreativo e i rischi di sviluppare disturbi cerebrali quali demenza, ictus e morbo di Parkinson se si superano le cinque ore quotidiane.

Lo studio

Nel complesso si tratta di partecipanti che nel momento in cui sono stati arruolati (tra il 2006 e 2010) per la ricerca non presentavano nessuna patologia cerebrale. Nell'arco di 12 anni gli studiosi hanno scoperto che 5227 persone hanno iniziato a soffrire di demenza, 6822 hanno avuto un ictus e in 2308 casi si è sviluppata la malattia di Parkinson. Rispetto alla visione della televisione una o due ore al giorno, la visione uguale o maggiore di cinque ore "è stata associata a rischi più elevati di demenza", spiega il team di ricerca della Tianjin Medical University, in Cina, con lo studio pubblicato sul Journal of the American Medical Directors Association.

Quali sono i rischi

Nel dettaglio, superare la soglia delle cinque ore esporrebbe a un rischio del 44% più alto di sviluppare la terribile patologia: stare fermi in maniera passiva davanti al televisore, come detto, aumenterebbe anche tassi più elevati di Parkinson e ictus. È bene capire che la quantità di tempo gioca un ruolo fondamentale nel prevenire la demenza: arrivare a tre-cinque ore al giorno rispetto a chi non supera le due ore espone a un 15% in più di rischio che aumenta esponenzialmente superando la soglia sopra menzionata. Per quanto riguarda gli ictus i rischi aumentano del 12% mentre per il Parkinson la soglia è del 28%.

Cosa cambia con il pc

A differenza della tv, la buona notizia arriva da chi trascorre molte ore di fronte lo schermo di un computer: in questo caso i ricercatori non hanno evidenziato problematiche particolari e i rischi non aumentano forse perché si tratta di un lavoro più attivo e impegnativo mentalmente rispetto a quando si guarda il piccolo schermo. "Non abbiamo osservato le associazioni significative tra l'uso discrezionale del computer e disturbi correlati al cervello o caratteristiche di neuroimaging". Con i risultati ottenuti da risonanze magnetiche e neuroimmagine gli scienziati si sono anche accorti che abusare della tv ridurrebbe anche la materia grigia, ossia quell'area del sistema nervoso centrale dove si trova un'alta quantità di neuroni.

In conclusione, gli studiosi sottolineano che questi risultati "suggeriscono che un tempo elevato trascorso davanti alla Tv è associato a un rischio maggiore di vari disturbi cerebrali, evidenziando che la visione ricreativa della Tv potrebbe avere un impatto importante sulla salute cerebrale".

Non è chiaro, però, qual è il meccanismo che si mette in moto: è probabile che una vita troppo sedentaria, alla lunga, possa portare a infiammazioni che si cronicizzano e un ridotto apporto del sangue nel cervello.

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