New York - La ripresa economica americana sembra essersi rafforzata. Ma a preoccupare maggiormente il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, è la tenuta dei conti pubblici. Da qui l'invito al governo statunitense a mettere a punto un piano credibile per il calo del deficit e del debito. Non solo. Sebbene il calo del tasso di disoccupazione lasci spazio all'ottimismo per il mercato del lavoro, "con la crescita che si manterrà moderata per un certo periodo e le aziende riluttanti ad assumere, ci vorranno diversi anni prima che il tasso di disoccupazione torni a livelli più normali".
I conti pubblici deteriorati Bernanke ha spiegato che lo stato di salute delle finanze pubbliche americane è "deteriorate in modo consistente". Per questo la Fede crede che sia necessario agire sul deficit e il debito prima che i mercati costringano a un intervento. "La nostra posizione fiscale è deteriorata in modo apprezzabile dall’inizio della crisi finanziaria e della recessione - continua il numero uno della Fed - questo deterioramento è il risultato di un’economia debole e delle azioni dell’amministrazione e del Congresso per allentare la recessione e sostenere i mercati finanziari: anche quando le condizioni finanziarie ed economiche torneranno alla normalità, il bilancio federale resterà su una traiettoria insostenibile, con un buco di bilancio che crescerà nel tempo, a meno che il Congresso non agisca".
Bernanke osserva come "agire ora per sviluppare un credibile piano di riduzione del deficit e del debito non solo rafforzerà la crescita economica e la stabilità nel lungo termine, ma avrà sostanziali benefici anche nel breve termine aumentando la fiducia dei consumatori e delle imprese". "I piani presentati dalla National Commission on Fiscal Responsability e Reform", la commissione presidenziale per valutare le strade per risanare i conti pubblici, "sono un utile punto di partenza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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