Il passo lento dell'economia amplifica i timori di una bolla finanziaria: il Dow Jones batte in ritirata. In marzo creati appena 88mila posti contro i duecentomila attesi
Il presidente lancia appelli per innalzare il tetto del deficit. Nel 2006 però votò contro. E fece pure la morale in Senato...
Affossate dal pil Usa, le borse europee si attestano attorno al -3%. Dopo l'avvio in sostanziale pareggio e una sbandata con l'intervento del governatore della Fed Ben Bernanke, Piazza Affari riduce i cali. L’indice Ftse Mib cede l’1,59%
Le Borse Ue partono leggermente negative in attesa del discorso del pomeriggio del presidente della Fed, Bernanke e dell'asta da 10,5 miliardi di euro dei titoli di Stato italiani. Piazza Affari è l'unica a essersi portata in territorio positivo: +0,4%. Calo di Francoforte: -2%
Nella prima conferenza stampa della storia della Fed, il presidente non esclude, nel giro di un paio di mesi, di aumentare il costo del denaro, fermo tra lo 0 e lo 0,25%. Riviste al ribasso le stime di crescita 2011 al 3,1-3,3%. Frecciata a S&P sui conti pubblici
La ripresa economica americana sembra essersi rafforzata. Ma la Fed è preoccupata per la tenuta dei conti pubblici. Sebbene migliori il tasso di occupazione, le aziende sono ancora riluttanti ad assumere
La crescita di recente è stata "meno vigorosa" di quanto le istituzioni si aspettassero ma ci sono le condizioni per un’accelerazione nel 2011. Bernanke: "Fed pronta a fare di più se sarà necessario". Barroso: "Ue nella giusta direzione per uscire dalla crisi"
Il presidente della Federal Reserve ha sbaragliato la concorrenza di Barack Obama, vincitore lo scorso anno, Nancy Pelosi, presidente della Camera dei Rappresentanti Usa, e Steve Jobs, leader di Apple
Come il presidente Usa anche il numero uno della Fed è ottimista: "In America si prevede già un terzo trimestre con pil positivo. Ma la disoccupazione sarà lenta a calare"
Obama conferma per un secondo mandato l’attuale governatore della Fed. Premiate le "coraggiose iniziative" adottate per scongiurare il collasso del sistema finanziario. I dati della Casa Bianca lo confermano: il pil si contrae nel 2009 del 2,8%, per tornare a crescere del 2% nel 2010