Roma - La Commissione bicamerale per l’attuazione del federalismo fiscale ha approvato il parere favorevole, con alcune condizioni, al primo decreto legislativo della riforma, quello sul demanio. A favore hanno votato i commissari di Pdl, Lega e Idv, contro i membri dell’Udc e dell’Api. Il Pd si è astenuto. L'Idv: "Un'opportunità per il Paese". Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, fa sapere che "il federalismo demaniale è economicamente neutro".
Il sì al federalismo demaniale Via libera del Parlamento al primo decreto attuativo del Federalismo fiscale, che pone le basi per il trasferimento a comuni, Regioni e province del patrimonio demaniale oggi di proprietà dello Stato. Dopo l’approvazione in commissione bicamerale per il Federalismo, il decreto legislativo tornerà in tutta fretta all’esame del Consiglio dei ministri per il varo definitivo che, come ha dichiarato oggi il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, dovrebbe avvenire domani. I tempi sono piuttosto stretti dal momento che la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, pena lo scadere della delega, è prevista entro il 21 maggio. Il governo, secondo l’accordo politico raggiunto ieri sera in commissione bicamerale ai cui lavori ha partecipato a sorpresa anche il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, recepirà nel testo del decreto legislativo il parere approvato oggi. Il governo dovrà mettere a punto una lista dei beni disponibili. La lista comprenderà i beni del demanio idrico, marittimo, aeroporti di interesse locale e soprattutto immobili della difesa.
Il testo del decreto Il testo approvato oggi (votato da maggioranaza e Idv, astenuto il Pd, contrari Udc e Api) prevede che, con decreto del presidente del Consiglio su parere del ministro dell’Economia, saranno ridotti i trasferimenti statali agli enti locali per un importo pari a quello del bene trasferito a partire dall’anno fiscale successivo alla data del trasferimento del bene. Il parere dice che, in base ai dati forniti dall’Agenzia del demanio, il valore dei beni costituiti da immobili e terreni che saranno resi disponibili ammonta a 3,2 miliardi ripartiti in 1,9 miliardi in immobili e 1,3 miliardi in terreni. Le Regioni e gli enti locali interessati dovranno presentare domanda per vedersi affidare l’immobile. L’operazione sarà ripetuta ogni due anni. Regioni, province, comuni e comunità montane dovranno garantire la "massima valorizzazione funzionale" dei beni ceduti.
Le spese a carico Le spese di ristrutturazione non saranno calcolate ai fini del patto di stabilità interno fino alla quota sostenuta dallo Stato centrale prima della dismissione. In base al parere stilato dalla commissione, il Parlamento chiede al governo di inserire nel decreto la previsione che se le amministrazioni locali decideranno di cedere gli immobili, il ricavato dovrà andare a riduzione del debito. O, meglio, il 75% del guadagno servirà a ridurre i debiti degli enti locali, il restante 25% confluirà nel fondo di ammortamento dei titoli emessi dallo Stato centrale. Per quel che riguarda gli immobili della Difesa, il parere definisce che il decreto del presidente del Consiglio che ne stabilisce l’elenco debba essere emanato entro un anno. Gli immobili potranno essere valorizzati anche tramite fondi. Comuni e Regioni potranno diventare titolari non solo degli immobili dismessi, ma anche di fiumi, laghi e spiagge ma, cone un emendamento votato oggi all’ultimo momento, si "esclude il trasferimento dei fiumi interregionali. Per i laghi regionali il trasferimento è possibile ma previa intesa con lo Stato", ha detto al termine della riunione il relatore di maggioranza Massimo Corsaro. Il parere prevede che ogni due anni sarà aggiornato l’elenco dei beni che sarà possibile trasferire.
Bossi: "Una tappa importante" Il leader della Lega Bossi esce dalla commissione bicamerale per l’attuazione del federalismo fiscale dopo il voto sul decreto sul demanio e ai cronisti che gli chiedono se sia soddisfatto replica deciso: "Sì". E anche rispetto al fatto che parti dell’opposizione hanno votato con la maggioranza, sottolinea "quando ci sono cose importanti e sentite i partiti si schierano dalla parte della gente". Il Senatùr risponde affermativamente anche quando gli viene chiesto se a questo punto il federalismo è partito e a chi gli chiede se dopo questa storica tappa guardi già al futuro, Bossi replica: "Cominciamo a goderci il presente, il mondo va avanti, ma la tappa di oggi è molto importante".
Tremonti: "Economicamente neutro" "Il trasferimento dei cespiti patrimoniali immobiliari dello Stato agli enti territoriali, vale a dire tra soggetti pubblici, assume un valore economico neutro o irrilevante mentre produce effetti positivi sul versante della valorizzazione dei relativi beni", ha sottolineato il ministro dell’Economia intervenendo ieri sera ai lavori della commissione Bicamerale che sta lavorondo alla stesura del parere sul primo decreto attuativo del federalismo, quello demaniale. Secondo Tremonti l’impatto del decreto attuativo del federalismo demaniale "sulla sostenibilità del debito italiano rappresenta un argomento non particolarmente pertinente in quanto il parametro a cui ricondurre la sostenibilità del debito risiede principalmente nello stock di ricchezza prodotta dal Paese". Il numero uno del dicastero di via XX Settembre ha, quindi, ricordato che "il patrimonio complesivo della ricchezza finanziaria italiana è pari a otto volte lèntità del debito pubblico".
Idv: "Opportunità per il Sud" "Il sì dell'Idv al federalismo demaniale è la conferma che il nostro partito non si lascia irretire in steccati ideologici ma guarda all'interesse degli italiani. In particolare, col provvedimento sul federalismo fiscale, si trasferirà agli enti territoriali una serie di risorse che, se utilizzate bene, possono diventare volano di sviluppo anche economico", ha commentato Nello Formisano (Idv) sottolineando che "l’intesa tra Idv e Lega su questo provvedimento, si trasformerà in un'illustrazione che verrà fatta regione per regione circa tutti i nuovi beni che vengono trasferiti nella disponibilità degli enti locali stessi piuttosto che lasciarli giacere in decadenza, come per lo più avviene oggi".
"Questa è la vera sfida - ha concluso Formisano - gli amministratori bravi sapranno far fruttare queste risorse per le loro collettività. Gli amministratori incapaci è bene invece che vadano a casa. Questo aspetto del federalismo costringerà tutte le comunità a scegliersi amministratori competenti, capaci e onesti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.