Fenomeni d’estate

di Daniele Abbiati

Se c’è il Fantacalcio, perché non dovrebbe esserci il Fantacalciomercato? Infatti c’è. Non stiamo parlando di Messi all’Albinoleffe, Rooney al Gubbio e Benzema al Crotone, quelle sono operazioni che nemmeno la buonanima di Platone, con il suo fantasmagorico Iperuranio, saprebbe ipotizzare, ma delle interminabili discussioni «da ombrellone» che impegnano i tifosi dell’Italia pallonara, diretta emanazione dell’Italia pallista, vedi alla voce «procuratori, presidenti&affini». Discussioni non incentrate sull’impossibile, bensì sul nulla. Anzi, sull’ignoto.
Milioni di milanisti, a esempio, s’interrogano da alcuni mesi su Ganso. Trequartista? Seconda punta? Mezz’ala? È già rotto a 21 anni? Di chi è il suo cartellino? Tutte domande legittime, per carità. Ammesso che «il Ganso», con tanto di articolo, esista, e non sia soltanto quella figurina un po’ sbiadita che vediamo zampettare e calciare in porta nei traballanti filmati di Youtube. Poi ci sarebbe Witsel, dotato di «occhi cerulei» (ecco un indizio buttato lì da quella vecchia volpe di Galliani sciorinando il sorriso del gatto che ha appena mangiato il topo). E se Witsel fosse soltanto il nome di un quartiere di Liegi, da dove l’ipotetico centrocampista dovrebbe provenire? Sempre a Milano, sponda nerazzurra, per un paio di settimane è circolato il nome di Aquirregaray, e qualcuno ha persino osato preoccuparsi della concorrenza della Juventus... Da parte loro i romanisti, i quali già nutrono seri dubbi sull’esistenza in vita del prossimo proprietario della As Roma, son tutti eccitati da Lamela. Sempre Youtube, la versione animata del Guerin Sportivo di una volta, ce lo presenta come un Ganso ancor più mancino e un po’ più chiaro di pelle. Sarà un Impallomeni o un Bruno Conti? Ai poster (da appendere in camera) l’ardua sentenza. Mentre i laziali dibattono intorno al portiere Tatarusanu, dotato, se non altro, di un cognome più esotico di Muslera.
Il Fantacalciomercato è senza limiti, perché più che «calcio» e più che «mercato», è «fanta», vale a dire si occupa di fantasmi. Alzi la mano chi, fra quelli che ne parlano diffusamente, ha visto uno straccio di partita giocata dai suddetti personaggi. I prossimi eroi della domenica, e del sabato per l’anticipo, e del martedì e del mercoledì per la Champions, e del giovedì per l’Europa League, sono come i quesiti referendari, come i due (o erano forse tre?) poli della politica, come il «riscaldamento globale»: materia allo stato gassoso, tracce volatili disperse nell’atmosfera del cazzeggio.

E gli addetti ai lavori, vedi ancora alla voce «procuratori, presidenti&affini» (dove per «affini» s’intendono gli opinionisti tv che s’azzuffano discutendo sul sesso - pardon, sul ruolo - degli angeli, comunitari o extracomunitari), i quali avrebbero il compito di informare lo sterminato esercito di sognatori con la Gazza sotto il braccio e invece li rincoglioniscono con abbondanti dosi di Tavor, che fanno? Aspettano le ore 19,01 del prossimo 31 agosto, quando tutti si sveglieranno da Fantacalciomercato. Soltanto allora potranno esclamare: «Visto che Messi non ci è poi andato, all’Albinoleffe? Ve l’avevo detto o no?».

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