Ferito a coltellate da una baby gang Sala: "Leggi più dure"

Caccia a cinque nordafricani. Il 19enne è stato rapinato di iPhone e monopattino

Ferito a coltellate da una baby gang Sala: "Leggi più dure"
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«Vengono commessi crimini e poi nessuno rimane in prigione. Questo crea oggettivamente un clima di impunità. Le cose devono cambiare da questo punto di vista. La notizia positiva è che la persona aggredita o ferita non è grave»: così il sindaco Giuseppe Sala nel commentare l'accoltellamento di un 19enne avvenuto nella serata di giovedì fuori dal centro commerciale Merlata Bloom.

Il ragazzo, italiano con origini marocchine, è stato aggredito per rapina da un gruppo di cinque giovani di origine nordafricana, tuttora ricercati e non identificati. «Speriamo che li becchino - ha continuato Sala -. Speriamo soprattutto che rimangano dentro, perché ritorno sempre al mio solito punto». E sul fenomeno delle baby gang: «C'è ovunque, c'è anche qua, non è un'emergenza. Un'emergenza è quando dura poco tempo. Per questo bisogna avere anche leggi più severe». Il sindaco proprio ieri ha fatto una visita in un centro socio ricreativo del Corvetto: «Quartiere che è tante cose assieme e non solo negative».

Ma la cronaca resta drammatica. Il ragazzo ferito a coltellate è stato dimesso con venti giorni di prognosi e, secondo quanto ricostruito dalla polizia, al momento dell'agguato era insieme alla fidanzata di due anni più piccola. Poco prima delle 21 i due sono stati avvicinati in via Pier Paolo Pasolini da un ragazzo nordafricano che ha chiesto loro una sigaretta. È poco dopo arrivato un altro giovane, che il 19enne conosceva già e con cui avrebbe anche avuto uno screzio l'estate scorsa. La discussione è degenerata e proprio mentre la coppia cercava di allontanarsi il primo aggressore ha bloccato la vittima e l'altro ha estratto la lama e le ha sferrato diversi colpi alle mani e alla schiena. Infine la gang, composta da altri tre, ha rapinato il 19enne dell'iPhone 14 e del monopattino ed è fuggita. Inizialmente ricoverato al Trauma Center del Niguarda in condizioni apparse gravi, è stato poi dimesso.

Le indagini sono affidate agli agenti del commissariato Bonola e alla Squadra mobile. Gli investigatori stanno cercando ulteriori elementi utili nelle telecamere comunali e condominiali. Fin qui è appunto emerso che il ragazzo accerchiato e accoltellato conosceva da prima uno degli aggressori. Lo ha raccontato la fidanzata, italiana di origini ecuadoriane, che come il 19enne ha piccoli precedenti di polizia, la quale ha inoltre ricostruito i fatti davanti ai poliziotti della Volante di pattuglia nella zona, intervenuti subito sul posto. Il suo racconto è stato confermato da un altro testimone oculare.

Secondo le ulteriori testimonianze raccolte nei dintorni, la banda di giovani staziona spesso fuori dal centro commerciale. Anche per questo gli investigatori credono di poter individuare in poco tempo i presunti responsabili.

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