È stato il segreto tormento delle sartine degli anni 50, marchio di successo negli anni 60, tra i leader del pronto-moda degli anni 90. È lazienda di abbigliamento romana «Sandro Ferrone», oggi sinonimo di griffe dallottimo rapporto qualità-prezzo, con proposte sempre attuali e dal respiro internazionale.
Figlia del boom economico, di quel dopoguerra che con entusiasmo e tanto coraggio ricominciava a costruire, lattività prende le mosse da una felice intuizione del fondatore Erasmo Ferrone. «Mio padre - spiega Sandro, oggi amministratore delegato della società, nominato cavaliere del lavoro nel 2005 - era un rappresentante di tessuti che decise di puntare sul business degli abiti già confezionati, alla maniera americana, e non cuciti su misura per loccasione dalle sarte, come si usava in Italia negli anni 50». Forte dellesempio paterno, lavventura professionale di Sandro Ferrone comincia nel 1958 con lapertura a Roma di un piccolo laboratorio per la produzione di maglieria. Poi nel 1960 lo sbarco nel mercato dei grossisti con lavvio a piazza Vittorio di un magazzino. Tempo sei anni e il marchio diventa tra i protagonisti del pronto moda nel centro Italia. Aumentano i dipendenti e lazienda si trasforma in società a responsabilità limitata. Sono gli anni in cui verrà messa a punto la filosofia del fast-fashion. «Sta proprio nella grande velocità di adattamento la chiave del successo della società - continua Sandro Ferrone, che gestisce limpresa assieme alle figlie Alessandra e Simona e al fratello Marco -. Non cè più una collezione primavera-estate e una autunno-inverno, ma tante micro collezioni che si passano il testimone nel corso dellanno. Questa nuova tendenza porta così ad una sensibile riduzione di tempo, dalla fase del disegno e della progettazione, a quella finale dellesposizione nel punto vendita. Si tratta cioè di sviluppare al massimo la cultura della produzione fast, guidata da continue verifiche di mercato effettuate nei punti vendita e da logiche industriali sempre più mirate al prodotto di nicchia». Il gruppo che oggi racchiude anche i marchi LAltra Moda, Compagnia Italiana e Sweet Size, creata per le taglie morbide, ha saputo stravolgere le regole del gioco sfruttando un ciclo integrato tra produzione e distribuzione dando vita a quelle che sono state definite collezioni vive. La forza del brand «Sandro Ferrone», più 1 milione e 500 abiti capi prodotti per anno, circa settanta dipendenti, sta infatti proprio nel capire il comportamento del mercato interpretandone le mode e adattando lofferta in tempi rapidissimi, grazie anche ad una struttura organizzativa flessibile. A disegnare i vestiti, un team di giovani stilisti, coordinati dallo stesso Ferrone. Oggi il marchio, interpretato da due testimonial deccezione, Sabrina Ferilli prima e Manuela Arcuri poi, è venduto in totale in 500 negozi, di cui 450 allestero (Medio Oriente, Russia, Canada, Europa); 400 multimarca e 100 monomarca (di cui 29 solo a Roma).
Lazienda, trasformata negli anni 90 in spa, non sente la crisi. Pronta ad espandersi in tutto il nord Italia ha lanciato da poco tre nuovi punti vendita in franchising. «Noi produciamo soprattutto nel Lazio.
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