Festa dei carabinieri a piazza di Siena

Fin dal 1922 piazza di Siena è uno splendido scenario per competizioni equestri, famoso nel mondo. In questa area neoclassica - realizzata ala fine del ’700 a sud del palazzo Borghese dagli architetti Asprucci - in cui i pini, i prati e un’antica torre contribuiscono a creare un’atmosfera romantica, ieri sera ha avuto luogo la solenne cerimonia per la celebrazione del 196° annuale di fondazione dell’Arma, che questa edizione si inserisce nell’ambito delle celebrazioni nazionali per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Sul palco i presidenti della Repubblica, Giorgio Napolitano, del consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi e il ministro della difesa, Ignazio La Russa, accompagnato dal capo di stato maggiore della difesa, generale Vincenzo Camporini, e dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli.
La cerimonia, iniziata al tramonto con lo schieramento di tre reggimenti di formazione rappresentativi di tutte le componenti dell’Arma, ha visto il Presidente della Repubblica passare in rassegna i reparti, l’intervento del ministro della Difesa, la consegna delle ricompense ai carabinieri distintisi nell’attività di servizio e del «premio annuale» a cinque comandanti di stazione.
L’Arma dei Carabinieri, fondata nel 1814, ha partecipato a tutti gli eventi della storia d’Italia a partire dal Risorgimento. Un’attività operativa senza sosta, come dimostra il ricco bilancio ottenuto lo scorso anno nel contrasto a ogni forma di criminalità. In particolare, i reparti hanno proiettato sul territorio 4.394.009 pattuglie, denunciato 378.992 persone ed eseguito 92.818 arresti. Nell’ambito delle attività volte a garantire la sicurezza dei cittadini, ottimi i risultati conseguiti dalle 4.624 stazioni che, unitamente alle 47 tenenze in 4.081 centri e con competenza su 8.094 comuni italiani, hanno effettuato 3.215.723 servizi, eseguito 54.163 arresti e denunciato 281.895 persone. L’attività dell’Arma si è proiettata anche oltre i confini nazionali. Nel 2009 sono stati impegnati quasi 1.300 carabinieri in operazioni di pace in Iraq, Bosnia, Kossovo, Cisgiordania, Afghanistan Libano, Georgia, Cipro e Congo. L’Arma ancora una volta ha pagato un alto contributo di sangue: 12 carabinieri sono caduti in servizio, mentre sono stati feriti 623.
Dopo il deflusso dei reparti, è venuto lo storico carosello equestre per rievocare la carica di Pastrengo del 1848, eseguito da un reparto di 130 cavalieri - agli ordini del maggiore Francesco Giardelli - del 4° reggimento carabinieri a cavallo, il cui comando è attualmente affidato al colonnello Francesco Ferace.

Ancora una volta, - come in quel famoso 9 luglio 1933 in cui le varie formazioni in campo indossarono ciascuna una divisa storica dell’Arma, motivando l’appellativo di «carosello storico» - il numeroso pubblico ha avuto modo di entusiasmarsi di fronte all’alternarsi ritmico di figure coreografiche complesse eseguite con abilità degna della migliore tradizione equestre italiana.

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