Al festival vince il cartone gay e la Rai lascia la premiazione

Trionfa "Rick e Steve", la serie con due pupazzi omosex destinata agli adolescenti. Ed è polemica. Il direttore dle festival di Salerno: "La nostra era una giuria composta da grandi esperti internazionali"

Al festival vince il cartone gay e la Rai lascia la premiazione

Salerno - Cartoons decisamente «on the gay», al festival delle animazioni televisive di Salerno. Facile la battuta, quando a trionfare su 39 contendenti è la «scandalosa» Rick & Steve: la coppia gay più felice del mondo, per «la spinta ad allargare i confini sociali, tenendo conto degli stereotipi, con uno stile ricco di umorismo e irriverenza». Nell’annunciare la miglior serie Tv di Cartoons on the Bay, Paola Saluzzi sul palco non fa un plissé. Né il verdetto turba minimamente i presenti in sala al teatro Augusteo. Semmai stampa e pubblico rumoreggiano all’esibizione degli Shampoo, quartetto che sottopone i Beatles a folcloristici e ammiccanti adattamenti partenopei. Alla proclamazione dei vincitori il direttore del Festival Alfio Bastiancich deve contemplare la poltrona vuota in prima fila di Carlo Nardello. L’amministratore delegato di Rai Trade alla vigilia del Festival aveva giudicato inopportuna la scelta di mettere in gara prodotti dissacratori. I due si ritrovano la mattina dopo alla conferenza stampa. E c’è tensione nell’aria. Soddisfatto dei verdetti delle tre giurie il direttore artistico Bastiancich: «Sia quella di selezione che la giudicatrice erano giurie composte da grandi esperti internazionali, fra cui la responsabile dei programmi per ragazzi di Raidue Claudia Sasso e il direttore programmazione dei canali Disney in Italia Patricia Hidalgo». E Nardello, di fronte al responso che premia la gaia coppia precisa: «Non lo manderei mai in onda in fascia protetta». Ma poi smorza la polemica: «Oggi è un motivo di orgoglio per noi essere accanto alla Walt Disney Company e aver vinto due premi assegnati dalla giuria internazionale, che è esterna e obiettiva».

Ma di che tratta il cartone degli scandali? In realtà il contesto della serie Rick & Steve: la coppia gay più felice del mondo è davvero gaio, nel senso che è un prodotto spensierato che nei suoi episodi di 22 minuti non ostenta nulla di offensivo. D’accordo, i due pupazzetti protagonisti convivono more uxorio, nella loro supertrendy dimora. Doppio stipendio, niente bambini, una miciona magica (che ironicamente hanno battezzato Pussy). Con altri amici i protagonisti formano tre coppie che si aiutano reciprocamente nelle peggiori situazioni. Un po’ una famiglia allargata. Il tutto realizzato animando pupazzetti che ricordano il mondo dei giochi infantili Playmobil, un ironico effetto di spiazzamento nello spettatore. Ma i linguaggi ormai si evolvono con un pubblico più educato alla varietà. «L’equazione animazione=bambini è un vecchio stereotipo duro a morire» ricorda Bruno Bozzetto, che nella giuria nuovi progetti ha premiato i giovani romani di MBanga Studio. Anche il presidente di Rai Trade Renato Parascandolo rimarca: «Ho apprezzato l’intensità della discussione sui contenuti. Questo Festival è la dimostrazione dello sdoganamento in Italia del genere animazione. Mi ha colpito il premio assegnato al cartoon indiano sull’Aids, segno che con questo linguaggio è possibile non solo divertire, ma anche informare».

Premiato a Bay anche a un altro virile spettacolo, questa volta privo di trasgressioni.

I Gladiatori diretti da Maurizio Forestieri (Rai Fiction e Mondo Tv) vincono insieme a Acqua in bocca, giudicato miglior serie televisiva destinata a tutte le età anche dalla Giuria Abbonati Rai. Miglior serie tv per bambini è risultata Uffa che pazienza (Rai Fiction).

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