Fiat, conti migliori del previsto L’Auto riduce le perdite

Pierluigi Bonora

nostro inviato a Torino

Segnali positivi per Fiat Auto. Nel secondo trimestre dell’anno il gruppo di Mirafiori ha ridotto drasticamente le perdite, andando oltre le stime più favorevoli. Il rosso è sceso a 88 milioni dai 238 del periodo aprile-giugno 2004. Il calo delle vendite (4,8%) è stato infatti compensato da una strategia che ha privilegiato la redditività rispetto ai volumi. La cura avviata un anno fa da Sergio Marchionne, dunque, sembra funzionare e lo stesso amministratore delegato, nel confermare gli obiettivi finanziari comunicati al mercato, non nasconde di essere moderatamente ottimista. «Fiat Auto - ha detto ieri durante l’incontro con gli analisti - non è ancora fuori dal tunnel, ma ci sono segnali di miglioramento». Ma a migliorare non è solo l’Auto. Nel secondo trimestre tutti i settori del gruppo fanno segnare progressi, in particolare Iveco e Cnh. Rispettivamente, hanno registrato un margine della gestione ordinaria del 4,5 e del 10 per cento.
Soltanto la componentistica presenta una flessione dei ricavi, ma per l’intero esercizio è prevista una crescita tra il 5 e il 6% rispetto al 2004. Nel trimestre il gruppo torinese ha visto passare il risultato della gestione ordinaria a 360 milioni dai precedenti 181, mentre il risultato netto è stato positivo per 217 milioni rispetto alla perdita di 246 milioni dello scorso anno. In una nota il Lingotto sottolinea come, anche non tenendo conto della conversione del prestito convertendo, della cessione di Italenergia Bis e del rimborso del relativo finanziamento, già nel secondo trimestre il gruppo avrebbe dato l’addio al «profondo rosso» realizzando un profitto di 35 milioni. In linea con i primi tre mesi del 2004 sono i ricavi: oltre 12 miliardi di euro.
Un altro indicatore che a Torino la situazione è in via di miglioramento è il debito netto industriale sceso, nel trimestre, di quasi un miliardo: da 10,1 a 9,2 miliardi di euro. Nella casse della Fiat ci sono, in questo momento, 7,3 miliardi. Agli analisti il direttore finanziario Luigi Gubitosi, all’ultimo appuntamento con il bilancio Fiat prima di approdare a Wind, ha spiegato che il gruppo ha tutte le risorse necessarie per far fronte agli impegni finanziari. Nei prossimi 12 mesi, infatti, scadranno 3,7 miliardi di euro di bond. Complessivamente nel primo semestre dell’anno il fatturato del gruppo (22,8 miliardi) è sceso dell’1%, mentre il risultato della gestione ordinaria è raddoppiato a 407 milioni grazie ad Auto, Iveco e Cnh. L’utile netto ha toccato quota 510 milioni contro una perdita di 638 milioni nel primo semestre 2004. Confermati quindi gli obiettivi: per Fiat Auto, in particolare, l’esercizio 2005 si chiuderà con una riduzione della perdita della gestione ordinaria di circa 500 milioni rispetto al rosso di 820 milioni del 2004. Il consiglio di amministrazione della Fiat, presieduto da Luca di Montezemolo, ha infine deciso di rinviare al 15 settembre la riunione già fissata per il 9, «allo scopo di poter contestualmente deliberare l’aumento di capitale al servizio del convertendo». Ora l’attenzione si sposta sull’incontro del 3 agosto a Palazzo Chigi tra Fiat, governo, sindacati ed enti locali: il piano industriale - ha anticipato ieri Marchionne - seguirà processi di «razionalizzazione», ma non ha alcun disegno di «chiusura di impianti in Italia».


A Roma il top manager della Fiat presenterà la nuova gamma prodotti e la destinazione produttiva dei singoli modelli. «Non ci saranno annunci choc», ha precisato. Quindi la parola passerà alle novità: al successo della Grande Punto, in vendita a settembre con 5 settimane di anticipo, è affidato il vero destino di Fiat Auto.

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