Fiat, dopo il piano gli accordi

Grande Punto, convertendo, Cnh e intese: ecco gli impegni del dopo-ferie. A Roma si preparano i contributi alla ricerca. Rassicurazioni su Termini

Pierluigi Bonora

da Milano

Presentato l’aggiornamento al piano industriale fino al 2008 e incassato il giudizio sostanzialmente positivo dei sindacati, ora sull’agenda di Sergio Marchionne ci sono 4 scadenze evidenziate in rosso: il lancio mondiale della Grande Punto, in programma il 6 settembre a Torino; l’ingresso delle banche nell’azionariato del gruppo alla fine del prossimo mese (la quota degli Agnelli sarà «diluita» al 23%, ma «la holding Ifil resterà sempre l’azionista di riferimento», come ribadito recentemente dal vicepresidente John Elkann); la sistemazione del management della controllata Cnh; la conclusione di uno o più accordi mirati che vedranno protagonista con tutta probabilità la Powertrain Technologies.
La società diretta da Domenico Bordone beneficerà di buona parte degli investimenti programmati da Marchionne (18 miliardi, di cui 10 a favore dell’Auto e 4 per la ricerca e l’innovazione) per la realizzazione di nuove motorizzazioni e di un cambio a 6 marce destinato ai veicoli commerciali. Le produzioni inizieranno nel 2007 a Termoli e Pratola Serra e, viste le caratteristiche innovative, potrebbero fare gola ad altre aziende automobilistiche insieme al resto della gamma di motori e cambi del gruppo. Lo stesso Marchionne, che si concederà una pausa a cavallo di Ferragosto, ha più volte auspicato di poter annunciare un accordo entro l’anno. Per Fiat Auto, settore al centro del piano di rilancio, sarà il 2006 l’anno degli sforzi più importanti. Lo si deduce guardando gli investimenti pianificati rispetto a quelli del 2007 e del 2008. Dei 10 miliardi stanziati, 2,5 riguarderanno infatti il 2006 (960 milioni solo per la ricerca e lo sviluppo), mentre negli anni successivi la quota scenderà seppur di poco (2,45 miliardi per ciascun anno con 900 e 890 milioni per la ricerca e lo sviluppo). Tra quest’anno e il 2007, quando sono previsti i debutti delle vetture più importanti, Fiat Auto si avvarrà anche di 150 milioni destinati al miglioramento del comparto verniciatura. Dopo Ferragosto, inoltre, i tecnici del governo esamineranno le richieste economiche del Lingotto a sostegno dei nuovi progetti di ricerca e sviluppo. A fronte di investimenti annunciati per 4 miliardi, sembra che i contributi statali potrebbero anche toccare quota 400-500 milioni.
Ieri la Borsa ha penalizzato il titolo Fiat, oggetto sempre di scambi molto forti e che hanno riguardato l’1,8% del capitale ordinario. A Piazza Affari l’azione ha perso il 2,85% lasciando la soglia dei 7 euro. A vendere sono stati molti speculatori che nei giorni scorsi avevano scommesso su qualche annuncio a sorpresa, soprattutto sul tema alleanze.
Marchionne, infine, ha voluto rassicurare le forze politiche siciliane sul futuro di Termini Imerese.

Ai ministri Gianfranco Miccichè ed Enrico La Loggia, il top manager ha confermato l’impegno ad assicurare in tempi brevi la piena occupazione della forza lavoro nella fabbrica che da settembre produrrà la Lancia Ypsilon.

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