Un complesso avveniristico ad Acquaviva delle Fonti, nel profondo Sud pugliese. È il nuovo ospedale F. Miulli - 670 posti letto - che è appena stato inaugurato e che va a colmare un vuoto nella non sempre impeccabile sanità meridionale. Il Miulli vanta parecchi primati e più di un motivo dorgoglio: è la prima realizzazione sanitaria in Italia ispirata ai più moderni principi di progettualità sanitaria ed è lunica struttura in Puglia dotata di un eliporto. Ancora i 20.000 metri di fibra ottica permettono di effettuare direttamente nel letto molti esami, a cominciare dallelettrocardiogramma e dalle ecografie, senza spostare il paziente.
Ma soprattutto sono i reparti, tutti allavanguardia, a garantire una svolta nella tutela della salute in questa zona densamente popolata della provincia di Bari. Fiore allocchiello è larea materno infantile, punto di riferimento a livello nazionale per le gravidanze a rischio grazie alle unità di neonatologia e terapia intensiva neonatale.
Fra gli altri reparti spiccano urologia, cardiologia, ortopedia, endocrinologia, neurologia che incrementeranno al meglio i servizi già offerti nel vecchio nosocomio la cui origine si fa risalire addirittura al 1158, quando ad Acquaviva sorse lOspedale dei soldati, da subito aperto anche ai civili.
Il Miulli, che è un ente ecclesiastico governato da Mario Paciello, vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, servirà un bacino enorme che arriva a Basilicata e Calabria. Basti dire che solo il 35 per cento dellutenza proviene dalla Asl locale.
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