Nel quadro della strutturazione globale di strategie finanziarie sempre più attente a conciliare sviluppo economico e sostenibilità, anche UniCredit si sta muovendo attivamente. Il gruppo di Piazza Gae Aulenti sta infatti strutturando diverse iniziative sia sul fronte dell’emissione di bond “verdi”, sia su quello delle strategie di finanziamento volte a favorire lo sviluppo di una cultura della sostenibilità e a supportare gli investimenti delle imprese in ottica Esg (Environment, Social, Governance).
Il primo green bond targato Unicredit
Sul primo fronte, il gruppo si è distinto per aver collocato a giugno 2021 il primo green bond a tasso fisso annuale per un controvalore di un miliardo di euro. UniCredit ha lanciato un titolo con scadenza a 8 anni e opzione call dopo 7 anni, destinato a investitori istituzionali, per il quale la domanda è risultata nettamente eccedente l’offerta, superando al momento dell’entrata nel mercato quota 3,2 miliardi di euro, segno della vitalità degli operatori di fronte alle prospettive della finanza sostenibile. Il green bond, un’obbligazione innovativa nel panorama italiano, ha fatto breccia su investitori di diversi Paesi: tra gli Stati di origine degli attori richiedenti, in testa c’è la Francia (30%), seguita dal duo Germania/Austria (20%) e dal Regno Unito UK (13%). Complessivamente anche le istituzioni finanziarie basate in Benelux (9%) superano la quota di domanda assorbita dall’Italia (7%).
Il bond pone UniCredit in posizione ottimale per unire obiettivi di finanziamento alle imprese, visione prospettica nei confronti degli investitori istituzionali e strategie volte a promuovere lo sviluppo sostenibile: Piazza Gae Aulenti si è infatti impegnata a utilizzare i proventi per finanziare progetti nei settori delle energie rinnovabili, della mobilità sostenibile, delle infrastrutture ed edilizia “verdi” in ottemperanza a tre dei diciassette obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, per la precisione il numero 7 (Affordable & Clean Energy), numero 9 (Industry, Innovation & Infrastructure) e numero 11 (Sustainable Cities & Communities).
Gae Aulenti in campo per lo sviluppo sostenibile
Ma come detto non finisce qui. Sono già quindici i progetti di finanziamento “sostenibile” promossi da UniCredit da luglio ad oggi, nel quadro di una ulteriore importante iniziativa denominata “Finanziamento Futuro Sostenibile”. E altri nove progetti sono in via di finanziamento, in un contesto che vede ad oggi mobilitate ingenti risorse, con una media di 2,5 milioni di euro a progetto.
Finanziamento Futuro Sostenibile si inserisce nell'ambito dell'attività della task force recentemente costituita da UniCredit per sostenere le 6 missioni del Pnrr. La task force coinvolge aree di business, fabbriche prodotto del Gruppo, gestione dei rischi e l’area dedicata al settore ESG (Enviroment, Sustainable, Governance) per servire e supportare al meglio i clienti e le strutture dedicate ad accompagnare le imprese nell’accesso ai fondi europei grazie a strumenti di finanziamento dedicati alla realizzazione di progetti innovativi e sostenibili.
Finanziamento Futuro Sostenibile è finalizzato ad incentivare gli investimenti di medio-lungo termine delle aziende italiane supportandone i piani di crescita sostenibile: la banca riconosce direttamente al momento dell'erogazione una riduzione del tasso rispetto alle condizioni offerte previste per queste operazioni, con successiva verifica del raggiungimento di almeno due obiettivi di miglioramento in ambito ESG, prefissati alla stipula del finanziamento. UniCredit, in linea con il paradigma ESG, prevede tre categorie di obiettivi legati al Finanziamento Futuro Sostenibile: tutela dell'ambiente, miglioramento degli aspetti sociali della collettività e conduzione etica dell'impresa.
Proprio nell'ambito di questa offerta, UniCredit ha concesso il suo primo finanziamento pari a 10 milioni di euro per la crescita sostenibile di Rigoni di Asiago, azienda leader in Italia nel settore delle confetture e delle creme spalmabili.
La banca si impegna altresì a monitorare l'andamento dei risultati ottenuti dall'azienda e comunicati tramite autocertificazione o dichiarazione dedicata nella nota integrativa al bilancio della società̀ cliente
Gli indici di performance (Kpi) concordati al momento dell’erogazione del finanziamento possono variare in una banda d’elasticità relativamente ampia. Unicredit chiede alle aziende clienti il raggiungimento di almeno due obiettivi di sostenibilità in una rosa articolata su nove obiettivi possibili. Essa è costituita dall’aumento dell’approvvigionamento dell’energia elettrica delle strutture aziendali con Garanzie di Origine e dal Risparmio o dalla compensazione di emissioni dirette/indirette di gas serra per la produzione del proprio prodotto; dalla combinazione tra attività formative in tema di sostenibilità per i dipendenti; dall’efficientamento energetico delle sedi aziendali e degli impianti utilizzati; dall’aumento delle attività formative su tematiche legate alla sostenibilità per tutti i dipendenti del cliente; dalla conversione della flotta aziendale verso mezzi meno inquinanti, dal calo degli infortuni sul lavoro e dall’ottenimento di certificazioni come ISO 14001:2015 ed ISO 9001:2015 che certificano la qualità dell’ambiente di lavoro.
Asse con SACE per il Mezzogiorno
Un’iniziativa simile, dedicata al Sud Italia, ha visto UniCredit fare asse con SACE, l’azienda di proprietà dello Stato attiva nel campo del credito all’export. UniCredit e SACE hanno lanciato a ottobre “Bond Food Mezzogiorno”, il primo programma di emissione di minibond per finanziare i piani di sviluppo di medio-lungo termine legati alla crescita sostenibile e internazionale delle imprese del Sud appartenenti al settore agroalimentare. Il primo round di finanziamenti ha portato la banca a sottoscrivere minibond - a tasso variabile e di durata pari a 7 anni - per un valore di 27 milioni di euro emessi da otto imprese: Caffè Moak, Cantine Ermes, Gustibus Alimentari e Pastificio Di Martino le quali hanno beneficiato della garanzia SACE, a cui si aggiungono Caseificio Palazzo e Gruppo Leone.
La corsa verso lo sviluppo sostenibile passa dall’economia reale. UniCredit, dal macro al micro, ha compreso questa logica e si muove, passo dopo passo, per inquadrare questo obiettivo nell’ottica di una svolta sistemica che interessa sia il mercato italiano che quello internazionale aiutando le aziende a compiere scelte coerenti con i nuovi scenari.
Nella consapevolezza che non ci potrà essere un futuro sostenibile senza una strategia per lo sviluppo delle economie avanzate nell’era della transizione ecologica, né sviluppo destinato a durare senza prendere in considerazione i criteri ESG negli investimenti aziendali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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