Resta il nodo della tempistica sull’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Dalla commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama esce, su questo punto, un testo uguale a quello del governo che prevede una gradualità fino al 2017, quando scatterà il due per mille. Ma non è escluso che alcune proposte di modifica, ritirate, possano essere ripresentate per l’Aula.
Le donazioni private ai partiti non potranno superare il tetto dei 100mila euro. Passa così la proposta targata piddì di ridurre il tetto rispetto ai 300mila euro previsti nel testo del decreto. Una sorta di mediazione tra i 500mila euro ipotizzati da Forza Italia e i 10mila euro previsti dai Cinque Stelle che rimangono, comunque, critici sul limite deciso. È stata, poi, cancellata a maggioranza l’esenzione dell’Imu ai partiti.
In realtà, su questo punto, arriverà un parere favorevole soltanto durante la discussione in Aula perché la norma presentata dal Nuovo centrodestra, per un rilievo della commissione Bilancio, deve essere modificata. Nessuna agevolazione è prevista per le scuole dei partiti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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