Un genio non ha bisogno di autori. Per definizione. E Fiorello è un genio. Un artista a tutto tondo, capace di improvvisare imitazioni, battute, canzoni, trasformando i copioni in carta straccia. Soprattutto, in radio.
Perché la radio è lhabitat ideale di Fiorello. Ancor più dei palasport e molto più della televisione, dove la straripante bravura dellartista siciliano è imbrigliata da tempi e da temi che, per lappunto, sono televisivi. In radio, no. In radio, Fiore fa quel che vuole, lo fa benissimo. E ha trovato due straordinari alleati nel suo compagno di scorribande via etere Marco Baldini, che gli ha aperto la voce e il cuore, e nel direttore di Radiodue Sergio Valzania, che gli ha aperto il budget e il palinsesto.
Eppure, nonostante questa perfezione radiofonica raggiunta da Fiore, nemmeno lui (e Baldini, e Valzania) è autosufficiente. E, insieme ad improvvisazioni geniali, Viva Radiodue è fatta anche da un grande lavoro di ricerca e di scrittura dei testi. Un lavoro «autorale» si sarebbe detto una volta. Ma è roba da denuncia penale per violazione dellabc della decenza linguistica. E quindi è meglio lasciare nel vocabolario gli aggettivi desueti e dedicarsi a raccontare i quattro autori della radio di Fiorello. Cinque, con lo stesso Fiore.
Chi, come noi, ha avuto la fortuna di vederli, ha assistito a uno spettacolo straordinario: foglietti che volano sul tavolo dei conduttori, battute che nascono al computer allimprovviso, giornali sfogliati in diretta per la prima volta alle 13,40 (i quattro sono abituati a dormire sino a tardi)...
Il primo, Riccardo Cassini, ha sulla sua fedina penale da autore anche il Festival di Sanremo di questanno. Era uno dei nove famigerati che hanno firmato i testi. A sua discolpa una frase di Ilary Blasi: «Questa battuta me lha scritta lautore bravo». Era Cassini. E Ilary, con quel vestito, può dire ciò che vuole.
Poi, cè Federico Taddia. Faccia da bimbo, avido lettore di giornali. Produce in silenzio, quasi sottotraccia.
Quindi, Alberto Di Risio: alto, brizzolato, sempre riposato, anche mentre gli altri si spremono le meningi per trovare battute. È un po lAlan Ford di Viva Radiodue: «Di tutti è il più bello. Ci sta proprio per quello nel gruppo Tnt».
Il quarto è Francesco Bozzi e qui si vola alto. Perché insieme al maestro Enrico Cremonesi viene coinvolto spessissimo nei siparietti dei personaggi di Fiore, aiutato dallaccento.
Difficilmente, mi capita di invidiare qualcuno. Gli autori di Fiorello, sì. Li pagano per divertirsi come matti. E loro si divertono come matti. È il segreto del successo di Viva Radiodue.
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