da Firenze
Per la Viola, per i suoi fans è la madre di tutte le partite. Sfottò e polemiche feroci, incidenti, anche una bomba carta, confezionata con polvere da sparo, chiodi e biglie di ferro lanciata nella zona occupata dai tifosi ospiti: c'è tutto questo in Fiorentina-Juve. Quest'anno si va in onda addirittura alla «prima», le nuove regole sulla formazione dei calendari hanno regalato subito la gara da brivido. Firenze, intesa come squadra e come tifosi, non teme l'avversario, anzi si permette pronostici pimpanti. Dopo Gilardino «Juve ti batto» anche un tecnico compassato come Cesare Prandelli si è sbilanciato: «Sì, giocheremo per vincere». Un proclama comunque subito ammorbidito da una, ovvia, constatazione: «Saranno 90 minuti molto delicati». La Viola è in buona salute. La qualificazione ai gironi di Champions ha dato una sferzata di energia, il sorteggio, regalando la sfida col Bayern di Toni ha aggiunto altro pepe. Stadio esaurito da giorni, nessun problema particolare. «Il nostro pubblico è maturo» la tesi di Prandelli: comunque saranno molto rigidi i controlli sulle due tifoserie. Il tecnico gigliato non sembra porsi problemi nonostante abbia dovuto prendere atto della indisponibilità di Mutu. Il romeno, capolavoro del mercato di Corvino (per prelevarlo, in cambio della comproprietà di Bojinov, il diesse viola pretese ed ottenne dallo staff bianconero, ormai orfano di Moggi, anche un robusto conguaglio!) ha problemi al gomito sinistro cui è stato applicato un tutore. Prandelli ha cercato di recuperarlo fino all'ultimo. Si è arreso solo dopo il test di rifinitura, depennandolo dalla lista dei convocati. Per il romeno impossibile quindi anche un impiego part time. «Mutu è un giocatore importante per noi ma non abbiamo l'assillo di recuperarlo a tutti i costi: non ci mancano alternative importanti», la dichiarazione del tecnico, fino a quel momento apparso fiducioso su quel recupero ma comunque soddisfatto di avere finalmente a disposizione una rosa competitiva. «Anche se può essere umiliante, sia per il tecnico che per i giocatori, essere costretti a dirottare qualcuno in tribuna». Nel ruolo di Mutu l'alternativa si chiama Osvaldo («ha capito l'importanza del lavoro fisico e tattico»), giovane brasiliano che ha confessato di divertirsi da matto col pallone tra i piedi.
Niente da fare ancora per Montolivo, rientrato da Pechino con un infortunio di troppo: «Ha recuperato ma ancora non ha ripreso ad allenarsi con la palla».
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