Fli, a Milano sono in quattro ma ci sono già due correnti

Il partito nascerà ufficialmente in città a gennaio con l’assemblea costituente. Mentre Landi e Valditara mediano con la Moratti, la Maiolo smonta i patti

Fli, a Milano sono in quattro 
ma ci sono già due correnti

Le due facce di Futuro e li­bertà. Pochi e già arroccati su fronti opposti. Nel giorno in cui il premier Silvio Berlusconi incoro­nava il sindaco per il Moratti bis, e le primarie suonavano le cam­p­ane a morto per il Pd sotto la Ma­donnina, Tiziana Maiolo-l’ex as­sessore del Pdl traslocata in Fli ­lanciava avvertimenti veleno­si. Con la vittoria di Giuliano Pisapia e la possibile entrata in campo di Gabriele Albertini «si attendono giornate doloro­se per il sindaco uscente, che finora ha ricevuto da Berlusco­ni solo un in bocca al lupo». La Maiolo cerca la rivincita dopo che la Moratti.Tramontata l’ipo­tes­i di una lista con Vittorio Sgar­bi sindaco, è salita sul carro futuri­sta. Nessun patto col «nemico»: sarebbe anche la linea del presi­dente del consiglio comunale Manfredi Palmeri, l’altro ex az­zurro folgorato da Fini. Domeni­ca sera invece, l’assessore Giam­paolo Landi di Chiavenna- ex An e colonnello di Fli della prima ora - tesseva ancora il laboratorio di alleanze allargate in un incontro riservato con il sindaco. Il conte­nuto lo ha riferito ieri Landi, che nel misurare le dichiarazioni - e lasciare aperta la via di un’intesa separata a Milano con Pdl e Lega - fa asse con il coordinatore regio­nale Giuseppe Valditara, pure ex An: «Apriremo in settimana o al più tardi lunedì un tavolo tra Fli e il sindaco per ragionare sul pro­gramma politico. Presenteremo le priorità» anche se «l’accordo con la Moratti non è scontato e ve­dremo la reazione di Pdl e Lega ». Tra i temi che i futuristi porteran­no al vertice ci sono le liste «puli­te » per le elezioni («vogliamo sa­pere chi sarà candidato del Pdl e chi siederà in giunta»), un taglio ai metri cubi di cemento previsti dal Pgt, più mobilità sostenibile (leggi Ecopass). Anche se gli espo­ne­nti di Fli al governo hanno ras­segnato ieri le dimissioni, in Co­mune «non c’è nessuna ipotesi di uscita dalla giunta». Ma se la convergenza su Albertini come candidato del terzo polo, con l’Udc e l’Api di Rutelli non è scon­­tata, l’ipotesi di una corsa solita­ria di Fli almeno al primo turno si fa sempre più concreta. La me­diazione tentata dal sindaco con Fli viene stroncata dal ministro Ignazio La Russa: «Contento Lan­di se pensa di fare un tavolo a due».E al di là dell’evoluzione na­zionale, le richieste su Pgt ed Eco­pass e i diktat sulle liste nascono per essere rispedite al mittente dai partiti di maggioranza. An­che se la Moratti insiste: «Io pen­so a lavorare per la città e incon­tro tutte le forze della coalizione, nessuna esclusa». Il coordinatore nazionale Adol­fo Urso- ieri a Milano per lancia­re l’assemblea costituente del partito che si terrà proprio qui dal 14 al 16 gennaio - pesa le parole. In città «non abbiamo ancora scelto se supportare la Moratti o presentare un altro nome. La vit­toria di Pisapia apre spazi mag­giori per il centrodestra ».Sull’ipo­tesi Albertini ammette che «è sta­to un sindaco da 10 e lode ».

Tutto «dipenderà dalla situazione na­zionale » ma «anche dalle rispo­ste che alle nostre proposte arri­veranno dalla Moratti e dal cen­trodestra ». Un comitato presie­duto da Valditara preparerà le proposte da presentare ai partiti, poi «decideremo se presentarci con l’attuale sindaco o un altro candidato».

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