Fondazione Pezzoli leader nella lotta contro il Parkinson

Il professor Pezzoli: "Compiuti grandi passi in avanti nel comprendere la malattia. Migliorate le cure"

Fondazione Pezzoli leader nella lotta contro il Parkinson
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Nuovi farmaci, nuove procedure diagnostiche, nuovi dati scientifici nel campo della biologia molecolare, della biochimica e della genetica della malattia di Parkinson, e nuovi sviluppi nella comprensione delle cause della malattia.

Non si ferma la ricerca scientifica, al contrario procede con determinazione verso il traguardo di guarire, e non solo curare il Parkinson. In questo percorso non privo di ostacoli camminano a braccetto ricercatori, medici, strutture, enti privati, no profit italiani e stranieri, uniti nel comune obiettivo. Tra questi spicca in Italia la Fondazione Pezzoli per la malattia di Parkinson ex Fondazione Grigioni, che dal 1993 è in prima linea su questo fronte.

Da sempre legata all'Associazione Italiana Parkinsoniani, è il primo ente italiano privato senza fini di lucro nato e vocato a raccogliere fondi da destinare alla ricerca scientifica per combattere il Parkinson. In questi quasi trent'anni di attività ha pubblicato oltre 300 lavori scientifici e sostenuto progetti nazionali e internazionali di grande rilevanza, raccogliendo una media di 25mila 5x1000 all'anno, che non sono mai abbastanza. Perché i costi della ricerca sono molto elevati e in Italia l'impegno pubblico in questo settore è purtroppo carente.

Attualmente la Fondazione porta avanti quattro linee di ricerca principali: identificare farmaci che possano bloccare la progressione della malattia, identificare test che possano fare riconoscere la malattia prima che si presentino i sintomi motori, migliorare la presa in carico multidisciplinare del paziente parkinsoniano - che coinvolge neurologo, psicologo, dietologo, fisioterapista e logoterapista - e verificare sul campo la sicurezza dei trattamenti proposti ai pazienti.

Nell'ultimo anno, poi, ha concentrato l'impegno sull'effetto dei farmaci antidiabetici nei pazienti con Parkinson, in particolare sullo studio delle proprietà neuroprotettive della metformina, e del possibile utilizzo di questa molecola nei pazienti con malattia all'esordio e in persone predisposte a sviluppare la malattia, con l'obiettivo di ritardarne l'insorgenza.

«Se dovessimo guardare al numero di farmaci usciti per questa malattia, rimarremmo un po' delusi negli ultimi dieci anni» esordisce il professor Gianni Pezzoli, direttore emerito del Centro Parkinson e Parkinsonismi di Pini-CTO Milano, nonché Presidente della Fondazione Pezzoli per la malattia di parkinson ex Fondazione Grigioni. «In realtà si stanno facendo, dietro le quinte, passi in avanti consistenti nel mettere a fuoco le ragioni scatenanti della malattia, con conseguenze importanti sulle cure. Per esempio è emerso che chi assume metformina, storico farmaco contro il diabete, sviluppa la malattia sei anni più tardi e ha un'aspettativa di vita maggiore. È anche emerso che altri farmaci antidiabetici possono essere utili nel ridurre la progressione della malattia, come il glucagone che, aiuta i diabetici e anche i pazienti con Parkinson». Pazienti che, stando al database della Fondazione, hanno un'età media di sessant'anni «anche se adesso l'insorgere di questa malattia avviene in età più avanzata» afferma l'esperto. «Questo perché, ormai, la stragrande maggioranza degli over sessanta assume farmaci antipertensivi o antidiabetici che favoriscono l'insorgere della malattia in anni successivi» spiega. In più c'è una maggiore consapevolezza verso l'importanza di condurre uno stile di vita sano, che sembra una banalità, mentre gioca un ruolo clou nell'aumentare l'aspettativa di vita. Aspettativa di vita che in Italia ruota intorno agli 80 anni per gli uomini e agli 84 per le donne. «Questo contribuisce anche all'insorgenza più tardiva del Parkinson.

Se intorno agli anni Duemila si vedevano pazienti affetti da Parkinson già a 55 anni, ora ne hanno 65 di anni, per quanto concerne l'esordio» afferma Pezzoli, con dati aggiornati alla mano e una certa soddisfazione nella voce. Info per sostenere, con il 5x1000, la Fondazione Pezzoli per la malattia di parkinson ex Fondazione Grigioni: www.parkinson.it.

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