Fondiaria vende Swiss Life per 429 milioni I

Parte della liquidità potrebbe essere usata per l’acquisto di Liguria Assicurazioni

Matteo Battaglia

da Milano

Fonsai vende l'8,4% di Swiss Life per 429 milioni di euro e i titoli della galassia Ligresti decollano in Borsa. Milano Assicurazioni ieri ha guadagnato il 5,2% a 6,02 euro, Fondiaria-Sai il 2,8% e Premafin lo 0,8%. Mentre Fausto Marchionni, ad di Fonsai, ieri ha dichiarato che i risultati del 2005 per redditività e sviluppo dell'attività (+5%) «superano le aspettative del gruppo».
Si conclude così la campagna svizzera di Fondiaria-Sai iniziata nel 2003 quando con la fusione tra Sai e Fondiaria i Ligresti ereditarono da quest' ultima la partecipazione nel gruppo elvetico. Nel luglio del 2000 il gruppo assicurativo in mano ai Gavazzi aveva acquistato oltre il 10% di Swiss Life per circa 1,5 miliardi di lire. Da allora in Borsa il titolo della società svizzera è crollato, obbligando Fondiaria a svalutazioni per oltre 600 milioni di euro.
Fra le due compagnie assicurative la scintilla non è mai scoccata. Nonostante FonSai sia stata il principale azionista di Swiss Life, i due gruppi non hanno mai realizzato intese industriali o commerciali di alcun tipo mentre i Ligresti hanno sempre rimandato la cessione della partecipazione per evitare di registrare pesanti minusvalenze. Fino a ieri, quando i prezzi in Borsa di Swiss Life si sono avvicinati a quelli di carico di Fonsai che ha deciso così di cedere la quota a un gruppo di investitori istituzionali (nessuno oltre l’1%) e incassare 429 milioni di euro. Una cifra importante per Fonsai, pari al 9,4% della sua capitalizzazione e che secondo alcune indiscrezione avrebbe, in parte, già trovato un impiego.
Più volte FonSai ha ammesso di essere tentata all'acquisto di Liguria Assicurazioni, una compagnia corteggiata anche da Groupama e guidata da Roberto Checconi (ex Fondiaria). Liguria vanta 220 agenzie e ha chiuso il 2004 con un utile operativo di 12,3 milioni di euro, con una raccolta premi di 130 milioni di euro che dovrebbe raggiungere i 210 a fine anno. Dopo diverse contese sul prezzo, la famiglia De Longhi proprietaria del 99% chiedeva 180 milioni di euro, i Ligresti avrebbero trovato un accordo.
Gli investitori accarezzano l'idea che i Ligresti siano tentati di accorciare la catena di controllo. Premafin, in mano alla famiglia, possiede il 46,9% di FonSai che controlla il 61,1% di Milano Assicurazioni. Proprio su questo titolo sono riprese le scommesse legate a una possibile Opa. Un'ipotesi circolata negli ambienti finanziari e che secondo alcuni analisti, se realizzata in carta, potrebbe allentare la presa dei Ligresti che scenderebbero «sotto il 30% di Fonsai che invece oggi tramite Premafin controllano con il 46,9%», spiega un analista.
Con un'Opa in contanti invece non ci sarebbe diluizione ma questo presupporrebbe che la famiglia Ligresti mettesse mano al portafoglio finanziando un aumento di capitale. Lo scenario più plausibile prevede un'Opa mista fra azioni e contanti. I Ligresti limiterebbero gli effetti della diluizione e prenderebbero il controllo della Milano.
Nonostante le smentite il mercato sembra crederci.

«Speculazioni a parte», sottolinea un analista, «Fondiaria-Sai in Borsa pare davvero sottovalutata, quota circa 10 volte gli utili e dopo le recenti dichiarazioni di Fausto Marchionne il business continua a sorprendere al rialzo».

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