«Footloose» torna al Nazionale I sogni di un’intera generazione

Il coreografo Steve La Chance, memoria storica del musical: i ragazzi di «Amici» si impegnano e il pubblico lo avverte

«Footloose» torna al Nazionale I sogni di un’intera generazione

Ferruccio Gattuso

Dai tempi di Sette spose per sette fratelli - era la metà degli anni Cinquanta - ci si era un po' rassegnati: svaniti tra le innevate e rigide montagne dell'Oregon quegli splendidi, atletici boscaioli guidati da Howard Keel, danzanti e a caccia di sane femmine americane, la tendenza era diventata inesorabile: il ballerino moderno, o anche solo l'eroe da musical disposto a comunicare danzando la propria voglia di avventura e di conquista, non era più stato macho.
Diciamo la verità, la carriera da ballerino non attirava chi aveva appena mollato l'accetta per tagliare la legna per il camino o sfoggiava una mascella da scaricatore. Al massimo si poteva essere un piacione italoamericano con camicie catarifrangenti, ciuffi gallinacei con tanto di gel e imbarazzanti catene al collo, come il John Travolta del Sabato sera.
Steve La Chance - coreografo del musical Footloose in arrivo al Teatro Nazionale da domani al 29 gennaio - ha fatto ragione di tutti questi luoghi comuni, ha vendicato un'intera categoria di ballerini decisi a mantenere salda la propria fisionomia macho.
Lui si schermisce: «Forse ho un'immagine da duro, ma dietro questa maschera si nasconde una persona determinata ma anche sensibile e che riesce a commuoversi davanti ad una coreografia eseguita con passione e sentimento e davanti ad un bel film. Quello che mi piace dei ragazzi di Amici è che non sono ancora professionisti, non lavorano con malizia ma con un cuore grande, che raggiunge la gente seduta in platea».
Di origini filippine, americano di cittadinanza e italiano d'adozione, ieri giovane studente dell'American Ballet Theatre, protagonista di storici musical oltreoceano come Dancing e All That Jazz di Bob Fosse, oggi coreografo apprezzato a livello internazionale, e infine volto noto della tv di casa nostra (è stato professore nel programma tv di Maria De Filippi Amici e ancora oggi è uno degli insegnanti della scuola, nelle discipline del passo a due e modern jazz), Steve La Chance è la memoria storica del musical Footloose, che i ragazzi di «madama» De Filippi portano ora sul palcoscenico del Nazionale.
Fu proprio La Chance infatti, uno dei coreografi dello storico film del 1984, diretto da Dean Pitchford, prodotto dalla Paramount e reso celebre dalla partecipazione di Kevin Bacon, presto divenuto sex symbol e star del genere musical anni Ottanta. «Lavorammo - ricorda Steve - per due mesi intensi, fu una grande esperienza. Il musical teatrale è del tutto diverso, allora Bacon non era un ballerino e aveva ben due controfigure. Il cinema ti dà chance fantastiche, realizza fantasie di ogni tipo, il teatro è invece realtà».
La storia la ricordano tutti, il giovane anti-eroe Ren McCormack (qui interpretato dall'esordiente Francesco Capodacqua), teppistello ribelle di Chicago con difficili rapporti familiari, giunge in una cittadina di provincia americana, pronto a sconvolgere la quiete locale e, come no, anche il cuore della bella Ariel (Samantha Fantauzzi). Nel paese a dettar legge (regola numero uno: niente rock'n'roll, musica scandalosa e «del demonio»; regola numero due: non si balla) il Torquemada, reverendo Moore, nientemeno che padre di Ariel. Sulle note di brani come Almost Paradise, Holding out for a hero e, ovviamente, Footloose, ne succederanno delle belle.
Footloose, ai tempi, diede anche una sana boccata d'ossigeno a tutti coloro che credevano ancora nelle spigolose e scattanti leggi del rock'n'roll, e non volevano arrendersi alle barocche tastiere un po' smidollate del pop con sintetizzatori del decennio di Boy George e del new romantic. Oggi è un titolo cult dei giovani fan di Amici: l'edizione teatrale internazionale è storia recente, con i classici passaggi da Broadway, New York, al West End londinese.
«Amici - spiega La Chance - è una scuola di spettacolo che in Italia mancava. Insegnare a tanti ragazzi pieni di buona volontà è sempre una cosa stimolante. I ragazzi, parlo dei ballerini, sono potenzialmente tutti bravi, alcuni sono destinati a sfondare perché oltre alle capacità sono dotati di determinazione, grinta e grande spirito di sacrificio per il proprio lavoro».
Credenziali di tutto rispetto per i giovani del cast di Footloose, che con un totale di 152 repliche in 17 città (152.

100 spettatori), nella scorsa stagione, hanno contribuito al record. La Chance - dopo il felice esordio del musical Lungomare da lui coreografato, scritto da Maurizio Costanzo e Alex Britti - è pronto al rientro, dal 29 gennaio in tv, sempre con Amici.

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